22/12/2015 – Quindici famiglie che rischiano da un momento all’altro di essere cacciate di casa senza sapere il perché. Accade al civico 35 di via Marino Fasan. Nei giorni scorsi un ufficiale giudiziario della Corte d’appello di Roma accompagnato da un avvocato si è infatti presentato nella palazzina affiggendo un foglio con il quale si annuncia al “X Comune di Roma civico M. Fasan 35” che il prossimo 16 febbraio i residenti della palazzina saranno sfrattati, il tutto con l’intervento delle forze dell’ordine. Un foglio sul quale è indicato come, questa visita, sia in realtà un primo tentativo di sfratto rimandato poi di due mesi. Un intervento che però ha colto totalmente di sorpresa gli inquilini tra cui anche alcuni residenti che vivono qui fin dalla prima assegnazione degli appartamenti. “Quello che non capiamo – spiega la signora Lucia Ruiu che nella palazzina al civico 35 ha il fratello – sono le motivazioni dello sfratto. Non c’è stata alcuna comunicazione di irregolarità tali da portare allo sfratto collettivo. Inoltre quello che ci preoccupa sono anche le parole dell’ufficiale giudiziario che ha annunciato che questo è solo un primo intervento e che sarà seguito dall’allontanamento degli inquilini delle altre palazzine della via per un totale di 1200 persone che resteranno senza una casa. Dove andranno? – si domanda la signora Lucia – Ci sono famiglie composte da anziani che non hanno un’alternativa. Una situazione assurda quanto vaga perché non spiegata in nessun modo né dalla proprietà né dal Comune di Roma a cui paghiamo l’affitto. Se si trattasse di inquilini non paganti sarebbero stati questi ad essere posti sotto sfratto non l’intera palazzina. Per il momento, grazie anche l’aiuto di Luca Marsella di Casapound, stiamo preparando una raccolta firme e ci costituiremo in comitato. Chiederemo quindi – prosegue l’inquilina – un incontro in Municipio per capire cosa stia accadendo considerato che l’Ufficio politiche abitative, che abbiamo contattato immediatamente, non ha saputo fornirci informazioni ed anzi sembrava non saperne nulla. Gira la voce che si tratti di un contenzioso tra il Comune di Roma. A questo punto – spiega la signora Lucia – l’ipotesi è che possa trattarsi di una mossa per poter vendere gli appartamenti anche se normalmente gli inquilini hanno diritto di prelazione. Qualcuno aveva pensato che si potesse trattare di problematiche legate alla stabilità delle palazzine visto che alcune interessate sono quelle che negli anni passati erano state interessate dagli interventi di consolidamento e installazione dei ponteggi. Ma – conclude – quella al numero 35 non era stata coinvolta e quindi davvero non riusciamo a capire”.
sfrattare 1200 persone per cosa? ..è una cosa assurda …almeno le motivazioni, gli inquilini hanno il diritto a sapere in quanto inquilini e parte del popolo , le motivazioni sono ben chiare a tutti , il gestore delle palazzine deve assolutamente sfrattare per motivi di acquisto da parte di una notevole Banca (senza fare nomi) ; La Banca se acquista le palazzine ad un costo x dopo è costretta a vendere agli inquilini ,che ne hanno il diritto di riscatto , ad un costo assai inferiore dell’acquisto stesso , perdendo molti soldi , allora se gli appartamenti sono vuoti la Banca può vendere a costo pieno e avere cosi un notevole guadagno sia per essa…che per i politici che hanno dato il si allo sfratto stesso !!! FURBI EEE??
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