18/11/2015 – L’allarme è scattato verso le 2,30 di ieri notte quando alcuni rumori hanno attirato l’attenzione degli studenti che da tre giorni stanno occupando l’Enalc Hotel per rivendicare il loro diritto allo studio in strutture adeguate. Pochi minuti prima un ragazzo ed una ragazza erano riusciti ad introdursi all’interno della struttura forzando una finestra con l’obiettivo di rubare all’interno dei distributori presenti nella struttura che ospita la scuola di formazione. Un colpo non andato a segno perchè gli studenti del terzo anno capito quello che stava accadendo e memori di un precedente tentativo fallito realizzato appena 24 ore prima “che – raccontano – sarebbe stato tentato da alcuni zingari”, hanno immediatamente allertato le forze dell’ordine mentre i due ladruncoli che ormai avevano capito di essere scoperti stavano cercando di darsi alla fuga con le poche cose riuscite ad arraffare e riposte in un borsone. Pochi minuti ed i carabinieri sono arrivati in via Bernardino da Monticastro riuscendo grazie anche alle indicazioni degli studenti a rintracciare la coppia ed a stringere l e manette ai loro polsi.
Nel frattempo ieri ad esprimere vicinanza agli studenti del Centro di Formazione Professionale Alberghiero Castelfusano è intervenuto anche il Blocco Studentesco “E’ vergognosa la situazione dell’istituto alberghiero, un tempo fiore all’occhiello della formazione turistica laziale, dove a 3 mesi dall’inizio dell’anno scolastico gli studenti sono ancora privi dei professori di materie come Informatica, Diritto e Gestione Aziendale; se questo non bastasse – proseguono – a rendere difficile l’attività didattica si aggiunge il mal funzionamento delle cucine e dei computer della scuola. Si credeva in una veloce risoluzione dei problemi ed invece dopo due notti di occupazione ancora nessuna risposta è stata data. E’ quindi un dovere da parte nostra- continua la nota – aiutare gli studenti nella mai facile gestione dell’occupazione, e fargli capire che, anche se le istituzioni tacciono e non trovano soluzioni, c’è chi li appoggia e ne condivide la battaglia. Bisogna anche far capire che esistono organizzazioni studentesche che hanno veramente a cuore la situazione delle scuole del territorio, mentre esistono coordinamenti autonominati e autoreferenziali che hanno solo la funzione di essere strumentalizzati dai partiti e di esserne la voce dimenticandosi però degli studenti. La nostra presenza è simbolica – conclude il movimento studentesco di CasaPound – per far capire a tutti che esiste ancora una gioventù che non si arrende ed è capace di lottare, anche duramente, per i propri diritti.