4/11/2015 – Sedici anni di reclusione per Maurizio Falcioni, l’operaio trentacinquenne accusato di aver massacrato di botte la compagna Chiara Insidiosa Monda, allora 19enne. E’ quanto stabilito nel primo oggi dalla Corte d’Appello di Roma, che ha così ridotto di quattro anni la pena già stabilita dai giudici dal gup Giacomo Ebner, in abbreviato. Falcioni, accusato di tentato omicidio e maltrattamenti, il 4 febbraio del 2014 massacrò di botte Chiara da fratturarle la mandibola e un’orbita, spappolarle la milza e provocandole un ematoma alla cervello. Chiara da quel giorno profondò nel coma dal quale uscì dopo 11 mesi per ritrovarsi in condizioni di grave disabilità fisica. Non appena appreso della sentenza Maurizio Insidioso Monda, padre di Chiara, che si trovava in tribunale è stato trasportato in ospedale in ambulanza. L’uomo, che ha contestato la sentenza alla lettura del dispositivo, è stato infatti colto da un malore ed è stato prima soccorso sul posto, fuori dal palazzo di giustizia, e poi trasportato in un vicino ospedale. Falcioni, nel corso dell’udienza ha detto “chiedo perdono a Chiara; chiedo scusa per quello che ho fatto”. Parole che però non hanno alleviato il dolore dei familiari. “Falcioni ha chiesto scusa a Chiara – ha affermato la madre della giovane – ma quell’uomo uscirà tra 16 anni mentre Chiara è condannata a vita”.
“Ora sono in ospedale al Santo Spirito non ho tanta voglia di parlare sono stanco… Ora è tutto buio… Vedere lui ridere e darsi le pacche sulle spalle con il suo avvocato è stato duro…. Ne terrò conto…. Yu sarai il mio motivo di vivere ancora”. E’ il commento che nel pomeriggi dall’ospedale dove si trova in osservazione ha postato sul suo profilo Facebook Maurizio Insidioso Monda.