1/10/2014 – Sarà presentato venerdì alle 11 presso l’Associazione Stampa Romana il volume “Diventare Giornalisti” di Daniela Molina. Il libro è rivolto a chi sta seguendo il percorso di due anni per diventare giornalista pubblicista, a chi intende intraprendere la carriera giornalistica, agli studenti di giornalismo di ogni età, ma anche a chi è già giornalista pubblicista e non ha mai ricevuto un’adeguata formazione e informazione al riguardo e vuole aggiornarsi professionalmente. Parteciperanno alla presentazione Roberto Ambrogi (Direttore responsabile Mediaquattro.it – Consigliere UNAGA), Massimo Marciano (Giornalista – Consigliere INPGI), Paolo Pirovano (Giornalista – Segretario nazionale Ordine dei Giornalisti) e l’autrice Daniela Molina (giornalista pubblicista – Consigliere Ordine dei Giornalisti – Direttore responsabile Donna in Affari.it). “Ho scritto questo libro – spiegava ad aprile a NewsGo l’autrice, nel corso della presentazione del libro in Campidoglio – con uno scopo ben preciso: mi sembrava che mancasse nella letteratura in materia qualcosa che dicesse esattamente che cosa significa diventare giornalisti e come si diventa giornalisti e l’ho fatto sulla base delle tantissime persone che me l’hanno chiesto” precisando, “in questo libro do le basi per chi deve iniziare questa carriera ma anche per chi magari l’ha già iniziata ma non riesce a trovare una controparte a livello lavorativo che segua le regole”. E’ proprio su questo tema che si è basato il dibattito che ha animato il convegno di presentazione del libro, affrontando temi importanti e variopinti , nonché suscitando le critiche dei presenti verso un sistema, quello burocratico quanto quello legislativo, di fatto ormai obsoleto ed incapace di rispondere alle esigenze professionali sia degli addetti ai lavori che dei giovani “apprendisti”. La stessa scrittrice ha affermato in seguito: “L’accesso alla professione che si basa sulla legge 69/1963, una legge antica e che noi vorremmo tanto che cambiasse, che oggi giorno non rende possibile l’accesso alla professione da parte di tantissimi colleghi.” La legge 69/1963, com’é noto, permette l’accesso all’esame di stato da giornalista professionista offrendo solo una duplice scelta: la frequentazione di costose scuole di giornalismo oppure l’assunzione da parte di un giornale per l’aspirante redattore, ma, come ben sappiamo, la seconda ipotesi appare ben poco realizzabile in un mondo quello dell’editoria in piena crisi economica e con seri problemi occupazionali. Da qui, spiegano i relatori, l’esigenza da parte dell’Ordine di supplire alla lacuna legislativa tramite gli strumenti del ricongiungimento e del praticantato di fatto.