18/3/2016 – Sopralluogo questa mattina di Alfio Marchini nell’entroterra del X Municipio. Accompagnato da Alessandro Onorato e dal coordinamento X Municipio Lista Marchini, il candidato Sindaco di Roma ha visitato la stazione della Roma-Lido di Ostia Antica dove da tempo la Lista sta portando avanti una battaglia contro le barriere architettoniche e il vicino borgo medioevale dove ha affrontato il tema della chiusura del Castello di Giulio II e dei ponteggi presenti ormai da anni sulle mura. II tour poi si è spostato verso le pompe di sollevamento del CBTAR in via del Fosso di Dragoncello, dove si è tenuto un incontro con il Direttore del CBTAR Dario Matturro, e il presidente la signora Lopez, dove si sono argomentati le opere del Consorzio di Bonifica e la mole di lavoro da intraprendere per portare il territorio in sicurezza in merito al gravoso problema del rischio idrogeologico. “Sono in visita ad Ostia Antica. Gli scavi potrebbero essere il petrolio, la Pompei, di Roma. E invece – spiega Marchini – non sono valorizzati in maniera adeguata. Una follia. Se vogliamo valorizzare questa zona è assolutamente necessario che i servizi di accesso siano idonei. Mi riferisco soprattutto alla Roma-Lido che si trova in uno stato insopportabile. Far rinascere Ostia è una delle grandi priorità di Roma e di conseguenza una delle nostre grandi priorità. Per questo porteremo qui cultura, benessere, posti di lavoro”. Il candidato Sindaco si è poi soffermato sulle vicende di Mafia Capitale. “I cittadini di Ostia sono stati descritti come dei mafiosi. Invece la stragrande maggioranza dei cittadini di questo territorio sono persone oneste e perbene, vittime di quei partiti che, tradendo la loro fiducia, li hanno governati. A Ostia tutto si respira tranne che un clima mafioso. Si avverte piuttosto rabbia e frustrazione. Noi vogliamo portare cultura, benessere e occupazione. È il tempo di dare a Ostia e al suo entroterra la dignità che meritano” .
In chiusura Alfio Marchini e Alessandro Onorato hanno incontrato il ministro Lorenzin presso l’Istituto del Sacro Cuore Incarnato ad Acilia, dove le sorelle dell’Istituto si occupano di bambini con problematiche familiari e donne vittime di soprusi e violenze.