Parco del Mare, a Levante sopralluogo sull’area verde da proteggere


07/10/2025 – È passato un anno da quando, in Campidoglio, il Sindaco Gualtieri ed il Presidente della Regione Rocca, hanno firmato la convenzione per la realizzazione del Parco del Mare di Ostia. E da quel momento è stato un susseguirsi di incontri, bandi, contestazioni e dubbi, tutto mentre la parte burocratica va avanti senza sosta con la recente pubblicazione del bando da parte di Giubileo 2025 Spa per la presentazione delle candidature. Il progetto c’è manca quello esecutivo con il quale dare il via all’inizio dei lavori che porteranno alla rivoluzione del Lungomare lidense ed in particolare del tratto che va da piazzale Magellano (più noto come il Curvone) fino alla Rotonda di piazzale Cristoforo Colombo. Le associazioni ambientaliste ed una parte del consiglio Municipale, chiedono chiarimenti, più delucidazioni e persino un consiglio straordinario sul tema. Intanto, in occasione dell’evento nazionale WWF, Urban Nature, WWF Roma Litorale, Mare Libero, Italia Nostra e Legambiente hanno organizzato un sopralluogo nell’area dove dovrebbe sorgere il Parco del Mare, o ancora meglio, dove dovrebbe sorgere un parcheggio (gli altri due a lato della Cristoforo Colombo) e dove dovrebbero sorgere stand ed attrezzature varie per lo sport ed il divertimento. Un sopralluogo per sensibilizzare la cittadinanza e per richiamare l’attenzione su un prezioso spazio verde per la sua conservazione e valorizzazione. Nutrita la partecipazione nonostante il tempo incerto. Molte le domande relative ad un elaborato che rischia di distruggere irrimediabilmente l’area, per fare posto a strade e parcheggi. “La natura – rilevano le associazioni ambientaliste – va riportata nelle aree urbane, ma quella che miracolosamente c’è ancora deve essere assolutamente preservata, perché sono tanti e preziosi i benefici che la sua presenza ci assicura”. Intanto, l’iter prosegue ed il progetto affidato ad ABACUS vede un finanziamento di circa 24 milioni di euro.

Ma vediamo più da vicino l’area interessata al restyling nei pressi della stazione metro di Castel Fusano dove c’è l’Oasi della Duna e l’area verde di via Vivaldi. Si tratta di un valore ambientale inestimabile che ha a che fare con il contrasto ai cambiamenti climatici (alberature e parchi mitigano l’effetto delle isole di calore e producono l’ossigeno necessario per contrastare lo smog. E poi c’è la sicurezza idraulica perché le aree verdi assorbono grandi quantitativi di acqua in caso di piogge intense prevenendo allagamenti e ricaricando la falda. E ancora, non ultimo, il benessere psicofisico in quanto il verde è un vero e proprio regolatore dell’umore, riducendo lo stress e favorendo il riequilibrio psicofisico dei cittadini.


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