Il genio Salvador Dalì in mostra a ottobre nel cuore di Roma a Palazzo Cipolla


17/7/2025 – “Dalì. Rivoluzione e tradizione”. È questo il titolo della mostra dedicata al grande artista spagnolo che aprirà i battenti il 17 ottobre a Palazzo Cipolla.

La presentazione alla stampa, questa mattina, nella prestigiosa sede dell’ambasciata di Spagna di Palazzo Montorio al Gianicolo.

Realizzata dalla Fondazione Roma in collaborazione con la Fundació Gala-Salvador Dalí e con il supporto organizzativo di MondoMostre, l’esposizione è curata da Carme Ruiz González e Lucia Moni sotto la direzione scientifica di Montse Aguer. Il progetto riunisce opere provenienti dalla Fundació Gala-Salvador Dalí e da altre prestigiose istituzioni internazionali come il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía e il Museo Nacional Thyssen-Bornemisza.

Per la Fondazione Roma si annuncia un altro grande successo dopo quello della rassegna appena conclusa dedicata a Pablo Picasso che ha registrato oltre 80mila presenze.

Come ha avuto modo di affermare l’ambasciatore di Spagna in Italia, Miguel Àngel Fernàndez-Palacios nel dare i benvenuto ai presenti, la mostra porta “Dalì nel cuore di Roma” e lo fa con oltre 60 opere tra dipinti e disegni e con il supporto di documenti fotografici e audiovisivi.

Il racconto di un artista geniale, per molti eccentrico e visionario.

Salvador Dalì, nativo di Figueres in Catalogna (11 maggio 1904-23 gennaio 1989) dichiara subito di voler diventare un classico e segue Velàsquez, Vermeer e Raffaello. Li studia per poi prendere una strada del tutto personale. Un talento immaginifico influenzato dalla psicologia e dalle teorie di Freud sull’inconscio e sui sogni.

Come non ricordare il film di Hitchcock “Io ti salverò” dove il regista inglese sposò in pieno le tesi dell’ideatore della psicoanalisi con l’arte di Dalì.

Rivoluzione e tradizione si mescolano per raggiungere un’Arte del tutto personale e questa mostra (fino al 1 febbraio 2026) darà modo di approfondire due facce della stessa medaglia.

Tra le opere esposte, l’autoritratto con il collo di Raffaello (immagine della mostra) con un Dalì senza i suoi famosi baffi. Ed ancora “Dalì visto di spalle mentre dipinge Gala” la sua amata Gala, prima modella e poi sposa per sempre.


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