MESSAGGIO NELLA BOTTIGLIA – Via Crucis al parco archeologico di Ostia Antica, le chiese di Ostia coinvolgono anche Roma: presente il Vescovo


30/03/2025 – Il cammino di chiesa in uscita e di rete interparrocchiale, frutto di un Vangelo più ‘semplice’, concreto e coerente tanto desiderato dalla pastorale universale di Papa Francesco, cresce sul territorio di Ostia, segno visibile di un territorio fertile al messaggio e alla cultura cristiana verace, del resto così amato da questo Papa tanto da essere di fatto la zona in cui il Vescovo di Roma più volte venuto a visitare, lanciando degli appelli importantissimi per la ‘città di Ostia’ (primo pontefice a definirla direttamente così) sia per Roma e il mondo.

Venerdì 11 Aprile alle ore 19.30 i cristiani delle chiese di Ostia hanno dato appuntamento, ai fedeli, ai cittadini, ma anche ai laici e a chi si sentisse chiamato a partecipare, presso il parco Archeologico di Ostia Antica per camminare lungo una Via Crucis cittadina lungo la via del decumano, che di fatto è stata anche la Via dei Martiri cristiani ostiensi.

 

 

PREFETTO DEI PARROCI DELLE CHIESE DI OSTIA (XXVI PREFETTURA-DIOCESI DI ROMA) DON GIOVANNI PATANE’ ANCHE PARROCO DI REGINA PACIS.

Ma quest’anno l’occasione è senza precedenti; si perché il neo prefetto di Ostia (XXVI prefettura di Ostia diocesi di Roma) don GIOVANNI Patané (anche parroco di Regina Pacis) ha invitato tutti i prefetti del Settore Sud romano e quindi si può parlare di una Via Crucis Diocesana di Settore (Sud di Roma).

Le prefetture, che contanto diverse parrocchie della zona di competenza, animeranno le stazioni della via Crucis anche con l’aiuto dei volontari, dei capi scout, della consulta/commissione pastorale/luturgica e della consulta/commissione cultura della prefettura di Ostia.

 

IL VESCOVO DI OSTIA, OSTIA ANTICA E ROMA SUD MONS. RENATO TARANTELLI (SULLA SINISTRA) INSIEME AL SUO AMICO FRATERNO PADRE FRANCO NARDIN

Per l’importanza, non solo ostiense ma romana di questa celebrazione, sarà presente il Vescovo di Ostia, Ostia Antica e del Settore Sud di Roma mons. Renato Tarantelli, che anche ricopre l’incarico di vicegerente della diocesi di Roma, collaboratore vicario del cardinale mons. Baldassarre Reina, ‘braccio destro’ di Papa Francesco per la ‘città eterna’.

Per l’occasione è probabile la partecipazione di una troupe della RAI TELEVISIONE ITALIANA e dei Media Locali.

La collaborazione con il Parco Archeologico di Ostia Antica e la Sovrintendenza Archelogica, che si è resa attiva e pronta a questa iniziativa, è già stata avviata negli anni scorsi dalla consulta/comm. Cultura delle chiese di Ostia (presidente don Leonardo Bartolomucci);

IL CRISTOGRAMMA, DOMUS TIGRINIANI, PRIMA CASA CHE ACCOLSE IL VANGELO A OSTIA ANTICA (via del Decumano)

iniziative come la preghiera ecumenica di unità dei cristiani presso la Domus Tigriniani e presso la basilica paleocristiana di Via di Pianabella, piuttosto che la celebrazione della memoria liturgica di San Giorgio con i capi scout alla cappella sant’Ercolano, hanno rappresentato i passi sui quali oggi si giunge a questa più ampia iniziativa.

 

 

Norbert Zimmermann e il cardinale Giovanni Battista Re, decano del collegio cardinalizio e vescovo emerito di Ostia (il cardinale più anziano viene nominato sempre Vescovo di Ostia a indicare l’importanza di Ostia per Roma. E’ anche quello, il vescovo emerito di Ostia, che ‘incoronerebbe’ il Papa eletto) eccolo oggi sul luogo del ritrovamento della basilica

E del resto anche i ritrovamenti archeologici di questi anni e mesi che vedono anche l’antica basilica dei santi Pietro Paolo e Giovanni (lì dove pregavano sant’Agostino – patrono di Ostia – e santa Monica) hanno riacceso la passione e l’attenzione a livello globale.

Ostia cristiana cresce nelle sue radici millenarie; l’identità di una cittadina aperta attraverso il mare verso il mondo richiama anche Roma verso quell’incontro profondo con la cultura d’appartenenza più pura e bella.

CAPPELLA SANT’ERCOLANO, I CAPI SCOUT DI OSTIA NELLA CELEBRAZIONE DEL SAN GIORGIO CON IL VESCOVO DARIO GERVASI (ANCHE LUI CAPO SCOUT CON IL NOME DI ‘CAMPANILE ALTO RYS). SUA ANCHE LA FONDAZIONE DELLA COMM.CULTURA DELLE CHIESE DI OSTIA INSIEME AL PREFETTO PARROCO DI ALLORA DON ROBERTO VISIER E AL PRIMO PRESIDENTE PADRE AGOSTINO UGBOMAH

Ma è bene concentrarci sull’importanza di questa “ricchezza” scaturita anche, forse soprattutto, grazie al sangue sparso da quegli eroi cristiani, di cui dobbiamo davvero avere molta consapevolezza, prossimi al nostro quotidiano territoriale che hanno calpestato il terreno su cui oggi noi camminiamo;

furono trucidati in maniera così barbara da essere anche mensionati nella tradizione ortodossa e perciò anche ponti tra occidente e oriente a prova, ancora una volta, della vocazione di Ostia, cristiana, per l’incontro, l’ascolto, inter culturale ed ecumenica. Si perché, proprio lungo la strada, nei pressi del teatro di Ostia Antica esattamente, vennero uccisi decine di cristiani, compreso un Vescovo, Ciriaco.

PARCO ARCHEOLOGICO DI OSTIA ANTICA, IL SARCOFAGO DEL VESCOVO CIRIACO: il sarcofago del Vescovo Ciriaco a testimonanza del massacro dei cristiani di Ostia; nelle immagini scolpite dei riferimenti nascosti al cristianesimo camuffati da figure romane del tempo per nascondere e nascondersi ancora da una violenza che ancora non era terminata. Come si vede l’agnello della figura centrale, simbolo di Gesù ‘Agnello di Dio sacrificato‘ è sotto un musico generico.

Di quegli accadimenti sappiamo anzitutto i nomi dei principali assassinati, dai potenti del tempo, i romani e i sacerdoti degli dei del tempo: Aurea, Ercolano i più noti, di cui poi si eressero la cappella (zona cimitero di Ostia Antica) e sant’Aurea poi chiesa basilica e cattedrale del vescovo di Ostia.

Qui sotto la cronaca di quei drammatici fatti come uno scriba testimone del tempo ce li ha documentati:

https://www.oodegr.com/tradizione/tradizione_index/vitesanti/ostiamartiri.htm

Per questo la Via Crucis di Ostia corrisponde oltre alla Croce di Gesù anche alla Croce dei cristiani di allora e anche di oggi: la Via Crucis di Ostia Antica è anche proiezione di quella vissuta dagli uomini, dalla popolazione con un rimando davvero importante verso chi nel mondo oggi patisce il martirio e il sangue della violenza.

Sdt

 

 


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