DIARIO DI BORDO – Ostia, millenaria città del Dialogo: i musulmani invitano i cittadini per la tradizionale ‘festa dell’Amicizia’ – “Ramadan Iftar”

FOTO DI REPERTORIO - UN MOMENTO DELLA PREGHIERA MUSULMANA IN OSTIA LIDO (SCOUT PARK GUIDO MARONGIU) ORGANIZZATA CON L'AIUTO DEGLI SCOUT LAICI. UN SERVIZIO CONCRETO DI INTEGRAZIONE E FRATELLANZA CON "L'UMANITA' TUTTA" (Legge Scout: Lo Scout è Amico di Tutti e Fratello di ogni altro Scout)

20/03/2025 – Ostia ha nel suo DNA millenario la cultura del Dialogo, dell’Ascolto, dell’Incontro. Oggi più che mai questa identità soffia forte sulla coscienza delle comunità.

Ci si sente molto bene con questo spirito perché ha radici forti e robuste.

La buona occasione oggi è un invito della comunità islamica di Ostia; è una bella iniziativa considerando quante famiglie, bambini, lavoratori, giovani studenti conosciamo nei nostri quartierei: come sarebbe bello partecipare a questi loro sentiti momenti.

Chi scrive ha rapporti di prossimità e se non quotidiani si può dire molto frequenti con il direttore della moschea lidense Yousef (Giuseppe in italiano); non finiamo mai, quando ci incontriamo, di raccontarci l’uno all’altro quegli episodi nella storia millenaria di quando un cristiano o un musulmano hanno aiutato le rispettive comunità. Ce ne sono tanti; questo testimonia come la pace, l’amicizia sia stata possibile e continui a esserlo. Sono momenti straordinari e ancora possono ripetersi nella quotidianità del territorio, segnano altissimi livelli di civiltà.

FOTO STORICA – RICORDO DELLA FIRMA DEL DOCUMENTO ‘PACIS’ (PROG.PACIS’) SUL MASTIO DEL CASTELLO DI GIULIO II DA PARTE DEI REFERENTI LOCALI DELLE RELIGIONI ABRAMITICHE.

Sebbene ancora – da ormai 10 anni – la delibera 10975/2015 (con il quale si istituiva l’ufficio della pace e del dialogo sul territorio) sia ancora lettera morta nei cassetti dell’amministrazione municipale X e nel dedalo del Campidoglio, non si è mai arrestata  la sinergia tra i centri di culto, gli inviti, diversi incontri anche grazie alla commissione cultura della prefettura XXVI di Ostia-diocesi di Roma che ha ereditato singole iniziative virtuose per ricostruire un mosaico sempre più solido, ciascuno mantendendo la propria identità peculiare.

Oggi l’iniziativa la presenta la comunità islamica di Ostia e non è affatto la prima volta; come ogni anno – ormai siamo andati ben al di là del decennio – la comunità islamica lidense festeggia il “Ramadan Iftar“; l’ifṭār (in arabo: إفطار‎) è il pasto serale consumato dai musulmani che interrompe il loro digiuno quotidiano durante il mese islamico del Ramadan. L’ifṭār è celebrato dopo aver recitato la salat al-Maghrib (preghiera canonica del Tramonto). La tradizione vuole che vengano mangiati dei datteri, in ricordo della maniera in cui il profeta Mohamed  spezzò il digiuno.

E’ l’occasione adatta ad invitare i cittadini, religiosi o laici che siano; fondamentale tenere accese la fiammella della speranza che desidera Ostia raccontata come un ‘modello’ (anziché essere descritta falsamente come città ‘mafiosa’). Questo modello è la ‘Città di Dio’, così scriveva Sant’Agostino (Patrono di Ostia), una cittadina edificata dal ‘cuore dell’Uomo’.

E’ nello stesso tempo la necessità di tenere ben lontani fondamentalisti, xenofobi e integralisti, politicanti in cerca di voti e strumentalizzatori: questi non faranno altro che odiare questo percorso di Pace e di relazioni, perché adorano la separazione e la polarizzazione, avversari della prossimità e della quotidianità quando non sia sotto a loro controllo.

 

Incontrarsi, stringere mani, relazioni, guardarsi negli occhi, tutto questo può essere l’antitodo al virus della ‘paura’ sulla quale i furbetti controllano i propri ‘adepti’ di vario tipo, utili a loro per instaurare rapporti verticali di ‘potere’. Invece la festa, l’amicizia, è l’occasione questa anche per invitare gli amici delle altre culture e culti, i cittadini della città e infatti è anche detta ‘la festa dell’amicizia’il direttore della ‘Moschea’ di Ostia Yousef Al Moghazy ha il piacere di accogliere chiunque sia in amicizia il 22 MARZO alle ore 17,45 presso il centro sociale di Via del Sommergibile 71.

L’iniziativa è patrocinata dal Municipio X di Roma Capitale.

La ‘moschea’ chiede cortesemente di informare sull’eventuale partecipazione; si può inoltrare a tal fine un semplice messaggio whatsapp a 347 969 9851.

La comunità islamica di Ostia ha un lungo trascorso di amicizia e dialogo con il Territorio; la prima ad organizzare nella città di Roma delle giornate di cultura mussulmana al fine di farsi conoscere e aprirsi al Territorio anche a conferma della vocazione di Ostia. Storica, anni fa, la ‘settimana di cultura islamica’ inserita anche nel programma ufficiale di Roma Capitale.

IL DIRETTORE DELLA ‘MOSCHEA DI OSTIA’ YOUSEF AL MOGHAZI

Grazie alla loro sensibilità per l’incontro con la cittadinanza venne firmato il ‘documento Pacis’ insieme ai referenti delle religioni abramitiche all’interno del castello di Giulio II, documento che ancora campeggia nella ‘sala d’armi‘ del maniero lidense e nelle sedi locali delle principali luoghi di culto cristiani, ortodossi. Copia della stessa venne consegnata anche nelle mani del Rabbino Piperno convenuto per l’occasione e all’allora rappresentante della segreteria di Stato vaticano mons. Vittorio Formenti e ai rappresentanti Istituzionali.

 

IL DOCUMENTO ‘PACIS’ FIRMATO DAI REFERENTI DELLE RELIGIONI ABRAMITICHE (CRISTIANI, EBREI, MUSULMANI) AL CASTELLO GIULIO II (PROGETTO PACIS) L’ORIGINALE E’ CUSTODITO ALLA SALA D’ARMI DEL CASTELLO MENTRE LE COPIE SONO STATE INVIATE AL MUNICIPIO X, A MOSCHEA, SANT’AUREA, E CENTRO DI CULTO EBRAICO, VATICANO

 

In sintonia con le tante realtà che la conoscono e che la seguono, condividendo l’ideale di una cosiddetta ‘Città di Dio’, una rete tra culture e culti, la comunità islamica è tra le ideatrici e sostenitrici dell’Ufficio della Pace e del Dialogo, aperto ufficialmente in X Municipio nel 2015 ma ancora mai attivato.

Da qualche anno il direttore della ‘Moschea di Ostia’ Yousef Almoghazi partecipa alla preghiera di dialogo religioso presso la torre san Michele Arcangelo in Ostia che ormai è tradizionale nel mese di Maggio di ogni anno; si perché oltre a Dio c’è anche questo Angelo importantissimo a legare insieme nell’Amore Musulmani, Cristiani ed Ebrei.

Oggi come mai infatti Ostia potrebbe essere un modello per il mondo intero affacciandosi sul mare insanguinato del mediterraneo lanciando il suo messaggio millenario di Pace.

Sdt

 

 

 

 

 

 

STANZE VATICANE, Roma – Santa Sede (RAFFAELLO) – LA BATTAGLIA DI OSTIA CITATA NEL DOCUMENTO PACIS SOPRA: si noti il mastio del Castello Giulio II da dove venne capitanata la battaglia e da dove a Ostia venne firmato nel 2012 il documento PACIS (progetto PACIS-La Ciurma Ass.ne)

 

SDT


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