LA VITA DELLO SPIRITO – Verso la preghiera per l’unità dei cristiani a Ostia, Padre Nardin: “Se ‘Gerusalemme’ è devastata noi alziamoci” [VIDEO]

PADRE FRANCO NARDIN con il nuovo Vescovo di Ostia e del Settore Sud di Roma mons. RENATO Tarantelli. Per un simpatico 'disegno di Dio' i due ancora abitano sotto lo stesso tetto. [si ringrazia per la foto Carla dell'Aversana del gruppo MessaggioNellaBottiglia-CculturaPref.Ostia]

06/01/2024 – “Gerusalemme è ‘devastata’; potenti segni dal cielo”, allora ai cristiani è chiesto di ‘alzarsi’.

La riflessione di Padre Nardin giunge adatta a preparare il terreno per la PREGHIERA PER L’UNITA’ DEI CRISTIANI SUL TERRITORIO di Ostia e Litorale Romano; APPUNTAMENTO infatti SABATO 18 GENNAIO ORE 15 (14.45 davanti all’ingresso del CIMITERO DI OSTIA ANTICA) per raggiungere insieme quel che rimane della BASILICA CRISTIANA DI VIA PIANABELLA, insieme ai fratelli in Cristo, Ortodossi, Evangelici.

Padre Nardin è particolarmente legato a questa Teologia; ha intrapreso lui questo percorso su Ostia quando era in Commissione Cultura prefettizia, al momento della costituzione della stessa, per’ambito ecumenismo e dialogo religioso.

Inizia così la riflessione alla luce del Vangelo di Padre Franco Nardin attraverso i suoi video per la vita dello Spirito.

Chiaramente occorre andare dentro le parole citate da don Franco, non interpretarle soltanto letteralmente; si parla di una ‘Gerusalemme devastata’ e di ‘potenti segni dal cielo’ e seppure in questi tempi il richiamo ai fatti di cronaca internazionale sono affascinanti, qui si intende molto altro.

Si perché, la vita dello Spirito, non è in superficie, nella materialità delle dinamiche politiche istitizionali, nelle cose di questo mondo diremo; essa invece abbraccia un arco spazio temporale che non è dell’Uomo, ma di Dio.

In questa riflessione reverendo Nardin va al Cuore della questione, va in profondità sulla Gerusalemme che era che è e che viene; va sul ruolo dei cristiani di fronte ai ‘segni dal Cielo’: è una teologia del Cuore.

In questo scenario che ci presenta, avvolto da un arbusto che accoglie fronde verdi e vitali ed altre appassite e increspate, don Franco ci da un’immagine importante che ci parla di vita e di morte che quasi si ‘combattono’. Facciamo nostra questa descrizione iconica naturale mentre ascoltiamo le parole.

Qui è anche citato Papa Francesco come del resto è impossibile separare, come nella Laudato Sii, l’aspetto del creato, a quello del creatore e delle creature.

Ma a noi che è chiesto nel Cuore e nello Spirito di essere ‘figli’ allora non è dato rimanere passivi, quasi ‘orientalmente’ fermi e in permanenza: a noi cristiani è chiesto di ‘alzarsi’ e fare le opere e i segni dei figli di Dio che era, che è, che sarà.

Don Franco Nardin è formatore attraverso la Teologia del Cuore condivisa dalla pastorale universale di Papa Francesco. Custode dell’insegnamento dei Monaci del Deserto è autore di saggi e di rubriche giornalistiche una tra le quali su Radio Maria.

Partecipa alla Commissione Cultura della Prefettura XXVI Ostia-diocesi di Roma per le relazioni con Roma e per l’ecumenismo.

INSIEME.

Sdt

 

 


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