28/9/2024 – Artista. Per definizione, una persona creativa dotata di immaginazione, geniale e originale. E chi se non Antonio Ligabue rispecchia appieno questa descrizione?
Al pittore e scultore italo/svizzero è dedicata la mostra che si apre oggi al Museo Storico della Fanteria (fino al 12 gennaio).
In esposizione 73 opere tra dipinti, sculture e disegni realizzati tra la fine degli anni Venti e i primi anni Sessanta del Novecento, provenienti da tre collezioni private di Reggio Emilia, di Parma e di Roma.
“I misteri della mente”, questo il titolo della rassegna attraverso la quale si intende ripercorrere non soltanto un tratto della sua vita tormentata. È anche un modo per rileggere la produzione di un artista spesso definito naif; in realtà siamo davanti ad un personaggio indefinibile che proprio attraverso l’Arte ha salvato se stesso.
Prodotta da Navigare Srl con il patrocinio di Regione Lazio e di Città di Roma, da una iniziativa di Difesa Servizi SpA, la mostra mette a fuoco la sua solitudine, il suo contatto con la natura e con gli animali in particolare, ispiratori involontari del suo operare.
Certo, una mente instabile la sua (più volte ricoverato in reparti neuropsichiatrici), con alle spalle una tragica storia familiare.
Ligabue, scomparso nel 1965, mancava da una ventina d’anni dalla Capitale e tra le sue produzioni spicca in rassegna il celebre autoritratto (1957). Nelle cinque sezioni, troviamo “Animali da cortile”, “Animali selvaggi”, “Animali da bosco” e sculture che raccontano lo studio particolareggiato di questi esseri.
E poi, la sua passione per le moto ed in particolare per la Guzzi, esposta in questa eccezionale occasione.
Autodidatta e non c’è dubbio. Naif? Difficile definire il suo modo di dipingere e scolpire. Ligabue è un insieme di ingenuità e talento e si deve all’incontro con Renato Marino Mazzacurati (1928) la svolta della sua esistenza. L’artista emiliano intuì subito le capacità di Ligabue insegnandogli ad usare il colore a olio.
Ben consapevole della sua condizione psichica, nel suo isolarsi (o è stato isolato?) ha trovato la sua condizione ideale.
Ed allora ecco lo studio del comportamento animale al centro della sua Arte. Animali raffigurati spesso in lotta tra loro in realtà, probabilmente, immortalava i suoi conflitti interiori, le sue paure. La ricerca del sopravvivere.
È noto come ricavasse la creta dal suo ambito, le terre del Po. Anche qui, un rapporto viscerale con la materia tanto da “assaggiarla” prima di lavorarla.
Le sue pennellate vigorose, i colori accesi, la continua trasformazione personale ed artistica emergono da questa mostra. Emerge la sua sofferenza.
Il museo storico della Fanteria ospita (fino al 23 febbraio) anche la mostra dedicata a Mirò. In proposito, l’organizzazione offre l’occasione di visitare entrambe le esposizioni a prezzo agevolato.
Antonio Ligabue – I misteri di una mente
Dal 28 settembre 2024 al 12 gennaio 2025
Museo Storico della Fanteria – Piazza Santa Croce in Gerusalemme, 7 – Roma
Dal lunedì al venerdì dalle ore 9:30 alle ore 19:30
Sabato, domenica e festivi dalle ore 9:30 alle ore 20:30
Ultimo ingresso 30 minuti prima dell’orario di chiusura
BIGLIETTI
Intero: 15,00€ – Weekend e festivi
Intero: 13,00€ – Feriali
Ridotto in biglietteria: 10,00€ – Tutti i giorni: giovani fino ai 14 anni, giornalisti con tesserino, gruppi oltre 10 pax, universitari, convenzioni, over 65, diversamente abili e accompagnatori, personale delle Forze Armate
Ridotto scuole: 5,00€
Biglietto Open: 16,00€ – Salta la fila
Gratuito: bambini fino ai 5 anni
Promo doppio biglietto per i visitatori della mostra Miró – Il costruttore di sogni: 20€ nei giorni feriali e 22€ nei giorni festivi.
L’audioguida ufficiale è Navibook ed è inclusa nel costo del biglietto
Telefono: +(39) 333 609 5192; + (39) 351 840 3634