MESSAGGIO NELLA BOTTIGLIA – “Sound of Freedom”, X Municipio: il cinema cristiano accoglie il film denuncia che “il mondo” sta boicottando


14/04/2024 – Sound of Freedom sarà proiettato, contro il tentato boicottaggio dei maggiori cinema. Saranno i cristiani, nel loro cinema di Casal Palocco, a prendersi in carico questa responsabilità: l’appuntamento è alle ore 21 di domenica 14 Aprile presso la sala cinema della chiesa San Timoteo (Via Apelle 1 – X Municipio di Roma, quartiere Casalpalocco, a due passi da Le Terrazze).

Un film denuncia sulla tratta dei bambini, basato su una storia vera che scoperchia un mondo invisibile in cui i più innocenti vengono schiavizzati e privati dei più basilari diritti.

Un film che è difatto anche vero e proprio ‘documentario denuncia’ che ha scosso il sistema del main stream e il mondo dei potenti in genere; non proiettato nelle prinicpali sale cinematografiche, tenuto pochissimi giorni – al di là della grande partecipazione di pubblico – boicottato anche nei cinema a noi più vicini, non pubblicizzato dalle agende setting multimediali:

La cultura cristiana, mettendo a disposizione il proprio cinema di riferimento sul territorio, ha deciso di appoggiare invece questa testimonianza che sta terremotando le elité di mezzo mondo affinché almeno tra il popolo dei credenti arrivi questa informazione taciuta e nascosta.

A una storia che ha il coraggio di indagare sul tema della prostizione minorile nelle alte sfere globali, la storia ci narra come abbia saputo dire di no il protagonista del film, un poliziotto cristiano che, per aiutare un bambino rapito a ritrovare la sorella, salva molti bambini e bambine dalla schiavitù perché, come lui dice: “i figli di Dio non sono in vendita”.

La forza che deriva dai suoi valori cristiani lo porta ad andare avanti nonostante il Governo non lo sostenga. A dargli forza la moglie, anch’essa credente, e la fede in Dio.

L’attore protagonista JIM CAVIEZEL il tanto discusso (dalle elité) Gesù del The Passion e qui Mel Gibson e produttore esecutivo.

L’appello è che la partecipazione sia abbastanza forte da prolungare la visione di Sound of Freedom il più tempo possibile in modo da permettere a tanti di venire a conoscenza di quelle zone d’ombra che mettono in grave pericolo i più indifesi e con essi tutta la nostra umanità.

Sdt


LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here