24/7/2023 – “Ancora una volta ci troviamo a combattere contro l’idea che si è consolidata nel tempo di trasformare la scuola in una specie di azienda. Tagli e “riforme” hanno progressivamente costretto le scuole a scegliere la via quantitativa rispetto a quella qualitativa producendo dei danni enormi agli studenti, al corpo docente ed anche alle famiglie”. Lo dice in una nota Marco Possanzini, Capogruppo Sinistra Civica Ecologista Municipio X. “Ed è questo il caso dell’I.C. Azzorre dove, per garantire appieno i diritti degli studenti, in particolare degli studenti con disabilità, è indispensabile l’attivazione di una prima classe in più a tempo pieno. Probabilmente questa impostazione confligge con il concetto predominante di scuola-azienda dove l’unica cosa che conta è far quadrare il bilancio “tagliando i costi ad ogni costo”. Le due convocazioni congiunte delle Commissioni Municipali permanenti II e V , convocate proprio per far luce su questa delicatissima questione, nonostante l’invito, non hanno potuto beneficiare della partecipazione della dirigenza scolastica e dell’Ufficio Scolastico Regionale. Nonostante non esista alcuna norma che obblighi alla partecipazione ad una Commissione Municipale – spiega – è alquanto grave che non si sia sentita la necessità di intervenire per chiarire la natura di certe scelte attivando di fatto un confronto sui dati delle iscrizioni e quindi sulle volontà espresse dai genitori. Sempre in tema di obblighi di legge, ce ne sono alcuni che non possono essere aggirati: il D.P.R. n.81 del 20 Marzo 2009, cioè la norma tutt’ora in vigore per l’organizzazione della rete scolastica. Tale norma disciplina la formazione delle classi ed il numero di alunni per classe – prosegue Possanzini – stabilendo un numero massimo di alunni totali laddove vi siano, in classe, ragazzi con disabilità, numero che non può superare i 20 alunni con possibili deroghe fino ad un massimo del 10%. Per rompere le incrostazioni, abbiamo protocollato un esposto al MIUR su quanto accaduto allegando i dati raccolti durante le due sedute di Commissione, in particolare la congiunta del 20 marzo. La scuola non è un’azienda e, nel rispetto della normativa nazionale, è dovere delle Istituzioni assumere le richieste che arrivano da genitori e insegnanti. Non c’è troppo tempo da perdere e, non ci stancheremo di ripeterlo, garantire i diritti degli studenti, in particolare degli studenti con disabilità, – conclude – nel rispetto della normativa vigente, significa attivare una prima classe in più a tempo pieno. In questa battaglia di principio contro l’aziendalizzazione dell’istruzione, saremo al fianco dei genitori anche in una eventuale battaglia legale”.