Tentata estorsione a Ostia, condannati Roberto “Er Nasca” e Paolo Papagni


8/5/2023 – Cinque anni di carcere per tentata estorsione, aggravata dal metodo mafioso e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. E’ la sentenza che questa mattina il gup di Roma al termine del rito abbreviato ha emesso nei confronti di Roberto De Santis, elemento di spicco della criminalità di Ostia noto con il soprannome di “Er Nasca”, e Paolo Papagni, imprenditore balneare di Ostia. I due avevano chiesto 500mila euro all’imprenditrice romana Barbara Mezzarona in cambio di protezione per la costruzione di un complesso residenziale ad Ostia. Per questa vicenda De Santis fu arrestato nel gennaio 2022 insieme a Papagni dai carabinieri del nucleo investigativo di Ostia dopo la denuncia dell’imprenditrice che stava realizzando il complesso residenziale nella zona di Ostia levante.

Mezzarona aveva raccontato ai militari di essere stata contattata dai due soggetti che le avevano promesso protezione, in cambio di cinque pagamenti da 100mila euro l’uno.

Uno degli indagati si sarebbe vantato della gambizzazione avvenuta nel 2007 a Casalpalocco del boss Vito Triassi, episodio per il quale era stato condannato. De Santis secondo la Procura, arrivò ad definirsi come: “L’uomo degli equilibri, l’unico capace di svolgere il ruolo di mediatore tra tutte le organizzazioni criminali operanti su quel territorio”.

Presente in aula in qualità di parte civile l’associazione Codici, insieme al Forum delle Associazioni Antiusura. “L’indagine partì dalla denuncia della vittima ai Carabinieri – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e ci teniamo a sottolinearlo perché è l’ennesima dimostrazione di quanto sia importante denunciare. Grazie al coraggio ed alla determinazione dell’imprenditrice, che ha avuto la forza di opporsi al tentativo di estorsione, è stato inferto un nuovo colpo alla mafia di Ostia. Un’altra vittoria nella battaglia per la legalità. Un’altra sentenza che deve servire da esempio e da sprone per chi subisce minacce e intimidazioni. Lo Stato c’è e la criminalità può essere sconfitta”.

“Esprimiamo la nostra soddisfazione per la condanna. Oggi, è stato rivendicato il diritto dei cittadini a vivere in un contesto libero dalla criminalità organizzata, che antepone il bene comune agli interessi speculativi di pochi.” Lo Sportello FAI Antiusura Ostia Volare APS e la FAI Nazionale, si erano costituiti parte civile, ritenendo episodi come questo profondamente lesivi per il territorio e per la comunità che rappresentano. “Questa sentenza – aggiunge l’avvocato Luigi Ciatti, che rappresenta le Associazioni FAI Volare e FAI Nazionale – è la prova che, anche in un territorio come Ostia, la criminalità organizzata può e deve essere sconfitta e che, di fatto, chi denuncia vince. I cittadini che denunciano non sono soli: le Associazioni e lo Stato sono loro vicini, sia nella fase processuale sia per far ripartire le loro attività, attraverso i fondi di solidarietà per le vittime di estorsione previsti dalle leggi n. 108/96 e 44/99.”


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