“Il secolo verde”, come salvare il clima nel libro di Francesco Rutelli


22/4/2023 – Il tempo sta per scadere. Siamo in pieno secolo verde e, di fatto, le decisioni prese a livello internazionale fino ad oggi in merito alla tanto decantata transizione ecologica, non hanno trovato sufficiente riscontro nella realtà di tutti i giorni.

È questo il tema del nuovo libro di Francesco Rutelli, da sempre ambientalista e non soltanto a parole ma con molti fatti messi in campo, soprattutto da sindaco di Roma.

“Il secolo verde”, questo il titolo del volume nel quale sono raccolti dati, considerazioni, auspici con riferimento a quell’Earth Day sancito dalle Nazioni Unite nel 1970 che si celebra ogni anno il 22 aprile e che avrebbe dovuto segnare l’avvio di una definitiva presa di coscienza del tema. Un evento istituito a seguito del disastro ambientale avvenuto negli Stati Uniti nel 1969: la fuoriuscita di petrolio da un pozzo della Union Oil.

Siamo dunque a metà del percorso che ci porterà al 2070 anno in cui l’India, stando all’impegno preso nel 2021 alla conferenza sul clima di Glasgow, dovrebbe azzerare le proprie emissioni di Co2.

Molti infatti non sanno che l’India è tra i Paesi più inquinanti.

Nel libro Rutelli esprime il suo punto di vista politico dettato dalla passione e dalla competenza ed è possibile analizzare ogni singolo aspetto a cominciare dal fatto che soprattutto “in Italia siamo molto in ritardo” e che il 96 per cento dell’acqua della quale disponiamo viene dispersa e non immagazzinata!

E cosa ne è della foresta amazzonica che negli anni ’90 ha monopolizzato l’attenzione di tutto il mondo? La deforestazione prosegue con una crescita del 46 per cento!

Ed ancora, la tecnologia ci sta portando ad un aumento della dipendenza dalla Cina che fabbrica pannelli solari, batterie per auto elettriche e molto altro e che è la nazione più inquinante.

Cosa fare? Certo non possiamo pensare ad una esistenza senza cellulari e annessi o a rinunciare ai viaggi in aereo per non inquinare.

Possiamo e dobbiamo produrre autonomamente – afferma Rutelli – e studiare come smaltire scorie e quant’altro”.

Secondo l’ex sindaco di Roma è questo il nodo gordiano. Perché per arrivare ad una effettiva transizione ecologica si deve passare dallo studio, dalla ricerca, dalle nuove professioni e questo vuol dire anche nuovi posti di lavoro.

Siamo indietro anche in questo purtroppo e quindi è indispensabile iniziare a cambiare veramente per vincere la battaglia che porta ad un futuro sostenibile.

Ed ecco perché Francesco Rutelli dedica il testo “ad una persona oggi senza volto: un giovane tra i sedici ed i trent’anni”.

Perché sono loro che devono e possono cambiare le sorti del pianeta attraverso le nuove conoscenze in campo scientifico. E non certo, con tutto il rispetto, imbrattando monumenti e opere d’arte.

Un testo che i ragazzi devono leggere così come i politici. È con le loro decisioni infatti, con la loro amministrazione sia a livello locale che centrale che possono contribuire al cambiamento attraverso la cura del verde e le risorse idriche perché “foreste e suoli sono cruciali per l’assorbimento delle emissioni di CO2” per l‘ambiente e per l’economia.

Da “Il secolo verde” è possibile trarre alcune conclusioni: nulla su questo pianeta è a sé stante. Uomini e ambiente siamo un tutt’uno anelli della stessa catena e non ha senso dire “tanto noi, quando tutto sarà distrutto, non ci saremo”.

Guerre, carestia, sovrappopolamento, allevamenti intensivi, sono temi atavici che hanno avuto e continuano ad avere influenza sui cambiamenti climatici. Ed è adesso che si deve agire e “rimboccarsi le maniche”.


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