Alla Galleria Borghese in mostra il Fregio di Enea

Per la prima volta riunite cinque delle dieci tele del pittore rinascimentale grazie alla collaborazione con alcuni musei europei


Ad ispirarlo, l’Eneide di Virgilio.

Ed è a questo capolavoro della letteratura che Dosso Dossi (pseudonimo di Giovanni Francesco di Niccolò Luteri – 1490/1542) ha dedicato dieci dipinti che raccontano altrettanti episodi della prima parte del poema di Publio Virgilio Marone. Al pittore rinascimentale di origini ferraresi si sono ispirati peraltro paesaggisti del calibro di Tiziano e Giorgione.

In questi giorni, alla Galleria Borghese è in mostra Dosso Dossi. Il fregio di Enea (a cura di Marina Minozzi). Cinque dei dieci dipinti che componevano l’opera originaria del pittore. Per la prima volta, vengono riunite in un’unica sede tele che componevano il fregio realizzato da Dosso Dossi tra il 1518 e il 1520 per il Camerino d’Alabastro del Duca Alfonso I d’Este a Ferrara. Si tratta di un’operazione culturale dovuta al recente ritrovamento di questi dipinti ed è stata possibile grazie alla collaborazione con il Louvre Abu Dhabi, la National Gallery of Art di Washington D.C. e il Museo del Prado di Madrid.

All’occhio del visitatore saltano subito all’occhio i colori vivaci degli ambienti e dei personaggi ritratti. Una vena fantastica e immaginifica di Dosso esaltata dalle storie della poesia antica. Il Fregio, di cui ad oggi sono state ritrovate soltanto sette tele, è stato realizzato da Dosso Dossi traendo ispirazione da alcuni episodi specifici del poema virgiliano tratti dal primo, terzo, quinto e sesto libro, tralasciando invece la parte dedicata alla storia d’amore dell’eroe con Didone, quella delle guerre in Italia e la fondazione di Roma.

L’artista lavorò a lungo per gli Este a Ferrara, presso la corte del duca Alfonso (1476-1534) e quella di suo figlio, il duca Ercole II (1508-1559), raggiungendo un posto di rilievo tra i pittori ferraresi. Parte delle sue opere realizzate per la corte di Alfonso nacquero dalla collaborazione con il poeta di corte, Ludovico Ariosto Con questa mostra, la Galleria Borghese conclude il percorso intrapreso nel 2021, dedicato al paesaggio, per aprire un nuovo filone di ricerca dedicato al viaggio e allo sguardo degli artisti stranieri sull’Italia.

INFO

Galleria Borghese

Dal 4 aprile all’11 giugno

Biglietti: intero 13 euro; ridotto (18/25 anni) 2 euro

Prenotazione: 0632810 (galleria borghese.it)


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