DIARIO DI BORDO – Sala Riario: più uniti quei cristiani nelle radici con i fratelli ebrei


25/01/2023 – Dopo quello che già viene definito lo storico incontro delle chiese cristiane, ortodosse cattoliche ed evangeliche di Ostia e del suo Territorio nella sala consiliare del X Municipio di Roma avvenuto lunedì, un altro appuntamento davvero importante per trovare l’abbraccio della storia millenaria, verso le radici cristiane; la storica fede ebraica che sul Territorio di Ostia vedeva nell’antichità la sinagoga più antica d’Europa ci dona un’identità culturale scolpita nella pietra che da Ostia guarda Roma e il mondo intero.

Così la commissione cultura delle chiese di Ostia (diocesi di Roma), presieduta da Padre Agostino Ugbomah priore della Basilica Cattedrale di Sant’Aurea, invita nella sua sede ufficiale, la Sala Riario, cristiani di ogni tradizione, cittadini del Territorio, ma anche e soprattutto i fratelli Ebrei Lunedì 30 Gennaio alle ore 19, piazza della Rocca.

Nuovamente si raccoglie il testimone di quella relazione profonda tra cristiani ed ebrei tessuta dall’indimenticabile e indimenticato vescovo ausiliare di Roma Sud Ostia e Ostia Antica mons. Clemente Riva. Oggi i suoi “eredi legittimi” monsignor Dario Gervasi, al suo posto, e il consigliere Gianni Maritati, anche presidente dell’Associazione Clemente Riva e noto giornalista RAI, ci offrono l’opportunità di ritrovare il sentiero dell’antica storia di Ostia che è alle fondamenta della grandezza di Roma e del respiro italiano nelle radici europee.

Il relatore di questo importante appuntamento sarà il prof. Ennio Rosalen (Studio Teologico di Concordia-Pordenone) che presenterà il suo libro“Per una teologia del dialogo in Italia – Ecumenismo, dialogo ebraico – cristiano e libertà religiosa”

Questa serata che tratterà appunto il tema del dialogo, in particolare quello ebraico-cristiano partirà da alcuni cenni biografici su mons. Clemente Riva (1922-1999, vescovo ausiliare della Diocesi di Roma); verrà presentata infatti la ricerca sulla sua azione e insegnamento. Tra i molti ambiti se ne affronteranno due: il dialogo ebraico-cristiano e quello ecumenico, con il presupposto della libertà religiosa.

Si metteranno in luce le prime iniziative a Roma nel campo ecumenico e nei rapporti con l’ebraismo, ma soprattutto i fondamenti teologici del dialogo in questi due ambiti, tenendo conto degli sviluppi avvenuti nel tempo. Infine si presenteranno alcune proposte che non hanno ancora trovato attuazione.  Seguirà la possibilità di un dialogo tra i presenti, tenuto conto che nella presentazione si intreccia il racconto di iniziative e riflessioni teologiche, per cui sarà possibile dialogare su aspetti abbastanza diversificati a seconda della sensibilità/interessi dei presenti.

Sdt


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