1/12/2022 – Si è svolto questa mattina nell’aula Massimo Di Somma, il Consiglio Straordinario su Sanità e Territorio richiesto dalle opposizioni del mini-parlamento e calendarizzato dalla maggioranza. Occasione fortemente voluta da cittadini ed operatori sanitari per porre all’attenzione delle istituzioni la difficile situazione delle strutture sanitarie territoriali.
All’incontro hanno partecipato i componenti del “tavolo per l’Integrazione Socio-sanitaria” già esistente, che vede attualmente la partecipazione del Municipio, della Asl Roma 3 e del delegato del Sindaco. Durante la discussione in aula, tra i molti interventi, si sono registrati quelli di esponenti sindacali dell’Ospedale G.B. Grassi di Ostia, della Direttrice Generale di ASL Roma 3 Dott.ssa Francesca Milito, del Presidente del Municipio Roma X Mario Falconi. Al termine del dibattito, il consiglio ha approvato due ordini del giorno, uno a firma del Movimento 5 Stelle ed uno a firma della maggioranza.
“Da decenni mi occupo di Sanità con lo stesso vigore con cui affronto la “cosa pubblica”, mi sono sempre battuto per evidenziare le profonde ferite di cui il Sistema Sanitario Nazionale soffre da oltre 20 anni”. Ha detto il presidente del X Municipio Mario Falconi. “Non mi risultano quindi nuove le tesi esposte durante il Consiglio Straordinario di oggi. Ammalarsi in alcune zone d’Italia rappresenta oggi, purtroppo, un fattore “discriminante” sulle modalità di assistenza che il paziente riceverà. Consapevoli di questo grande problema nazionale, come politici locali, siamo chiamati a fare il massimo possibile per facilitare il rapporto tra cittadini, presidi sanitari e politica nazionale. La Sanità del Lazio è appena uscita, grazie al grande impegno di Nicola Zingaretti e Alessio D’Amato, da un commissariamento durato ben 12 anni che ha bloccato investimenti e risorse, le quali solo oggi possono essere programmate.”
Nel documento promosso dalla maggioranza si impegna il Presidente e la Giunta a:
1) ampliare alla Regione Lazio la partecipazione al “Tavolo per l’Integrazione Socio-sanitaria” già esistente, che vede attualmente la partecipazione del Municipio, della Asl Roma 3 e del delegato del Sindaco, e a implementarne le funzioni e le competenze per verificare la rispondenza delle attuali strutture sanitarie esistenti nel territorio municipale alle esigenze della popolazione;
2) richiedere, muovendo dall’imprescindibilità del rilancio dell’Ospedale Aziendale G.B. Grassi, un incremento di organico medico nel DEA, nel Servizio di Emodinamica e nel reparto di Medicina Interna per fronteggiare l’endemia da Covid-19 e l’epidemia da virus Influenzale che, con l’arrivo delle basse temperature, hanno iniziato a coesistere;
3) favorire l’adozione di scelte volte a definire strategicamente la tipologia organizzativa funzionale dell’Ospedale maggiormente rispondente alle peculiari esigenze del territorio; in relazione alle quali, appare più appropriata l’opzione per una struttura ospedaliera del territorio favorendo la crescita delle specialità prevalenti e rispondenti al fabbisogno di salute della popolazione locale e l’interazione continua con i medici di famiglia;
4) richiedere azioni volte a colmare lo scollamento esistente tra ospedale e territorio, che rappresenta una delle principali criticità da affrontare e risolvere; e, in particolare, a realizzare una piattaforma informatica aziendale-regionale condivisa tra tutti gli attori del sistema ospedale-territorio;
5) creare delle strutture intermedie post-ricovero sempre più necessarie ad una popolazione più anziana e che è destinata ad aumentare per età e per numero nei prossimi anni; a favorire l’inserimento della figura dell’Infermiere nell’ambito delle Unità di Cure Primarie dei medici di famiglia;
6) favorire il coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale (Mmg) locali nell’organizzare e coordinare l’assistenza domiciliare anche direttamente attraverso accordi aziendali e a predisporre un coinvolgimento diretto dei medici di famiglia nelle campagne di prevenzione aziendali.
“Questi sono atti dovuti per garantire la tutela del diritto alla salute dei cittadini del nostro territorio, ma non solo, anche per rendere merito ai tanti professionisti sanitari che, con spirito di abnegazione, si impegnano ogni giorno a curare i pazienti, nonostante la carenza di personale, mezzi e risorse. Un esempio su tutti è stato il reparto di Emodinamica, che per anni ha salvato tante vite nel nostro territorio e oggi rischia una forte riduzione, se non addirittura la chiusura. Come medico e come Presidente di Municipio sarò dalla parte dei cittadini e degli operatori sanitari, sempre.” conclude Falconi.
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