Disastro Metromare. Linea interrotta, navette insufficienti e pendolari esasperati


23/11/2022 – Metromare sempre peggio. Il servizio inizia male fin dalle prime corse. E’ infatti impossibile raggiungere la Capitale tra le 5.45 e le 7 a causa di un calo di tensione sulla linea che di fatto blocca i convogli. Sono poche le informazioni che i pendolari ricevono e che per lo più arrivano tramite il tam tam sui social. A causa infatti dell’assenza di corrente anche la filodiffusione presente nelle stazioni è ko e Cotral poco riesce a fare. E’ solo alle 7 che la linea viene rimessa in moto, ma parzialmente. Il servizio infatti è operativo solo tra Acilia e Porta San Paolo. Ostia di fatto resta isolata. Strapieni sono infatti sia l’unico bus navetta messo a disposizione dei viaggiatori sia lo 04 che consente di raggiungere Acilia.

E’ solo qualche minuto prima delle 12 che la linea viene attivata tra Colombo e Lido Centro e tra Vitinia e Porta San Paolo. I rari bus sostitutivi messi in strada tra Lido Centro e Vitinia, viaggiano con frequenze ii 30 minuti ed è inevitabile che le navette siano strapiene.

Una situazione critica ancora oggi che ha portato alcuni pendolari esasperati a ricorrere alla ferrovia regionale che parte dall’aeroporto per raggiungere la capitale. A costo di pagare il salato biglietto da 8 euro.

“L’ennesima vergogna quotidiana. – commenta in una nota il Comitato dei Pendolari Roma Ostia – Quali le cause dell’interruzione del servizio fra Ostia e Acilia? I lavori notturni sulla linea? Forse, chissà. E i quotidiani cali di tensione che costringono i treni saturi di persone a fermarsi per decine di minuti? E i treni che si guastano? Non se ne esce. E i pendolari pagano un prezzo altissimo in termini di tempo di vita perso, ritardi sul lavoro e sui banchi delle aule scolastiche, ore e giornate di salario perse. Ma tutto questo non sembra agitare troppo le aziende Astral e Cotral. E la Regione e il Comune non hanno niente da dire? Il silenzio è assordante. E quando aprono bocca escono solo con stupidaggini: ve la ricordate la città dei 15 minuti? E gli Assessori alla Mobilità? Mai una scusa, ma il solito disco rotto: “lasciate fare a noi, stiamo facendo, andrà tutto bene”. Perché non vanno a raccontarlo a chi vive una vita logorata dalle loro inefficienze, dalle loro non decisioni, dalle loro incapacità. Il logoramento e l’esasperazione fanno perdere la lucidità e possono portare la gente a gesti a volte eccessivi. Ribadiamo che riterremo responsabili Regione, Comune, Astral e Cotral oltre che dei disservizi anche dei problemi di ordine pubblico che si potranno presentare. Noi – concludono – lo andiamo dicendo da tempo: non siamo cittadini di serie B! Va cambiato tutto il sistema sulle ferrovie ex concesse, cominciando dalla filosofia che finora ne ha guidato la gestione fino alle teste che prendono (o non prendono) le decisioni”.

Andrea Bozzi, capogruppo della “Lista Calenda” in Municipio X – “Ancora una giornata di umiliazioni per i nostri cittadini. Ennesima mattinata di interruzione del servizio, stavolta pare per “mancanza di tensione sulla linea”, di navette assenti, di stazioni chiuse all’improvviso, di corse annullate o rimodulate e di poveri passeggeri tenuti in ostaggio nei vagoni, ammassati come carri bestiame, lasciati in balìa degli eventi, senza informazioni. Dalle 5.45 del mattino i treni della Roma Lido non sono mai passati per raggiungere Piramide e gli interscambi con la Metro B. La stazione di Lido Nord è stata chiusa. L’altra stazione di Lido Centro, presa d’assalto. Forse la situazione tornerà alla normalità nel pomeriggio, forse. Perché a nessuno è dato saperlo con certezza, come al solito. Io mi vergogno, sinceramente, da Consigliere di opposizione. E voi, Sindaco, Assessori capitolini, Assessori regionali… No?. Cosa è cambiato dunque con il passaggio da Atac a Cotral dal 1 luglio, dopo una infinita sequela di chiacchiere e promesse a vuoto? Nulla. Mi chiedo allora, di fronte all’ennesima giornata da incubo per chi ha la sola colpa di voler usare il trasporto pubblico e non intasare con l’auto le nostre strade, come sia possibile che chi amministra non provi lo stesso sentimento di vergogna. E che poi, un minuto dopo, non senta il dovere di fare subito qualcosa”.

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