Ostia, occupato lo scantinato della Segurana. Indagini sulla violenza su una 13enne


AGGIORNAMENTO – Le indagini portate avanti dagli agenti del X Distretto avrebbero appurato come la persona fermata ieri nello scantinato della scuola, non un senza tetto ma con regolare domicilio, sarebbe estranea ai fatti e anche l’accusa di violenza sessuale mossa nei suoi confronti non sarebbe stata reale. Già nel pomeriggio di ieri dopo gli accertamenti di rito ed essere stato ascoltato dagli inquirente sarebbe stata infatti lasciato andare.

26/10/2022 – Lo scantinato di una scuola di Ostia occupato e si indaga ora per un possibile collegamento con una presunta violenza sessuale ai danni di una minorenne. E’ accaduto in piazza Bottero nel complesso che ospita la scuola materna L’Albero Vanitoso, la scuola elementare Segurana e i Servizi Sociali del X Municipio. Ad accorgersi della presenza nel seminterrato, con accesso indipendente rispetto all’edificio che ospita le aule, sarebbero stati alcuni dipendenti dell’istituto che avrebbero segnalato questa mattina la presenza agli agenti di polizia del X Distretto intervenuti immediatamente sul posto. Le indagini dei poliziotti, intervenuti anche con i colleghi della scientifica, adesso stanno verificando se possano esserci collegamenti con un caso di violenza sessuale che si sarebbe verificata nei giorni scorsi ai danni di una ragazzina di appena 13 anni proprio in uno dei seminterrati e di cui gli agenti starebbero verificando la veridicità.

Occupato lo scantinato di una scuola ad Ostia. Indagini per una violenza su una 13enne

L’uomo fermato oggi, si trovava nei sotterranei della scuola nella palazzina che ospita la mensa, quella più a ridosso dell’ospedale G.B. Grassi, locali che nel corso degli anni, seppur parzialmente, sono stati sottoposti ad interventi di riqualificazione e ristrutturazione effettuati da associazioni del territorio. Interventi che avevano consentito di rendere nuovamente fruibili alcune stanze del complesso risalente agli anni ’30 del secolo scorso che, pur essendo precedentemente inaccessibili ai bambini che fruiscono la scuola, erano da tempo abbandonate al degrado e abitate da topi e insetti e, come sottolineato anche dagli insegnanti dalla scuola, non raramente utilizzate come rifugio da sbandati.


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