Municipio X, M5S: “L’ex GIL di Ostia prova l’indifferenza dell’amministrazione Falconi alla sicurezza ed alla salute della sua comunità”


17/10/2022 – “La storia dell’ex GIL di Ostia ha una brutta fine. La sede della gioventù balilla del ventennio fascista, caduta in disuso, dal 2009 è chiusa. Malgrado la recinzione ed a causa della mancata vigilanza, l’edificio accoglie sbandati, drogati e senza-tetto e non sono poche le lamentele dei vicini residenti per il via vai di gente ‘che non si sa bene che cosa fanno’. Poco più di un anno fa, nell’agosto del 2021, a ridosso delle elezioni di Roma Capitale che si sono concluse con la vittoria di Gualtieri, l’allora sindaca Virginia Raggi annunciava l’avvio dei lavori – effettivamente iniziati – per trasformare la scuola per la Gioventù Italiana del Littorio in un presidio della legalità dove si sarebbe trasferita la sede del Corpo di Polizia Locale, avrebbe avuto sede anche il Giudice di Pace oltre ad accogliere un operation center per la smart city”. Così in una nota i consiglieri del Municipio X, Alessandro Ieva, Giuliana Di Pillo, Silvia Paoletti.

“Sicuramente – proseguono – è stato il risultato di un bel lavoro di concertazione tra Campidoglio, regione e governo sia per la scelta dell’immobile – bell’esempio di architettura ed ingegneria civili storiche – sia per l’impiego mirato di fondi pubblici, a servizio della collettività. Di fatto, il trasferimento di sede avrebbe comportato un beneficio per il Gruppo X Mare ed avrebbe assicurato un risparmio per l’amministrazione di un milione e duecentomila euro annui di affitti passivi. Quello che è mutato da allora ad oggi è stato… un cambio di amministrazione. L’amministrazione Falconi attuale, con i fatti, sta comunicando alla comunità lidense che preferisce pagare l’affitto che deve versare per la sede del Gruppo X Mare di via Capo delle Armi e sceglie che l’ex GIL sia fonte di degrado ed insicurezza per gli abitanti di Via delle Sirene e viale Vasco De Gama. Preferisce fare a meno di un polo della legalità di servizio alla città così come non vede il senso di alcuna trasformazione urbana in smart-city. Opta per un diverso modo di  impiegare i fondi pubblici stanziati. Almeno l’amministrazione Falconi, nel dimostrarsi così poco attenta alla salute, sicurezza, decoro, storia e futuro della sua comunità e del territorio dica cosa intende fare di quelle risorse finanziarie, altrimenti dovremmo pensare che sono i soliti soldi pubblici finiti chissà dove a beneficio di chissà chi”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here