17/10/2022 – Una grande festa di popolo si è conclusa da poche settimane in Ostia Lido; una delle più importanti comunità lidensi, quella Sarda, ha festeggiato la sua identità e il suo orgoglio.
Tra le radici popolari c’è quella cristiana. E’ stato invitato il reverendo don Franco Nardin a celebrare insieme alla popolazione e l’ampio parcheggio di fronte alla biblioteca Elsa Morante si è riempito di centinaia di persone che in quel momento hanno vissuto la parte più profonda di questo annuale appuntamento. L’importanza del Giubileo Parrocchiale voluto dal Papa Bergoglio e don Franco Nardin per Nostra Signora di Bonaria nel 2020 (che collega la Sardegna e Ostia) ha rafforzato enormemente questo rapporto. Del resto l’esposizione del Santissimo Sacramento da parte di Papa Francesco di fronte a Nostra Signora di Bonaria nel celebre Corpus Domini del 2018 faceva presagire questo percorso speciale.
La chiesa conciliare vive la pienezza del suo mandato, in Ostia Lido, quando si fa prossima alle culture cittadine, ai popoli che la abitano, uscendo dai recinti delle strutture del clericalismo, dalle canoniche delle anticaie polverose. Così l’ex parroco di Nostra Signora di Bonaria ha dovuto abbracciare l’incarico di consigliere per l’ecumenismo e il dialogo inter religioso e inter culturale che lo ha portato a essere un ponte cittadino di relazioni autentiche. Nella commissione cultura della prefettura di Ostia e presto in collaborazione con Roma, il suo mandato pastorale non poteva essere contenuto all’interno di un perimetro ristretto perché al servizio di un’ampia comunità cittadina. La sempre maggiore collaborazione con la comunità di sant’Egidio crea i presupposti per una più robusta collaborazione tra Ostia e Roma fortemente vicina al Cuore di Papa Francesco che i questa organizzazione tanto confida.
Reverendo Nardin ha parlato alla gente di qui:
alla domanda degli Apostoli: Gesù aumenta la nostra fede, rev. don Franco con le parole di Papa Francesco ha evidenziato che Gesù esorta a una fede piccola ma potente. Una fede umile ma che fa grandi cose. “Oggi più che mai abbiamo bisogno di mostrare al mondo “piccolezza” e umiltà di abbandonarci a Dio e questo da molta speranza.”
Possiamo per questo capire il popolo sardo immigrato in tutto il mondo e a Ostia solo appoggiato alla fede in Dio e alla Vergine di Nostra Signora di Bonaria, ma con la gioia della carità e del servizio, senza pretese e calcoli ma come “servi inutili” sulle parole del Vangelo di Gesù.
“Pensiamo oggi – prosegue il reverendo – anche ai tanti immigranti che si mettono in cammino con la sola fede e speranza in Dio.
(…) sono sempre presenti nella nostra vita gratuitamente senza pretese di un ritorno forzato.
Don Franco poi, dopo la Santa Messa, ha ricordato a tutti i presenti il compianto ragazzo sardo Cristian Delfini che lavorava come giornalista a TV 2000 e di cui don Franco conduce le ricerche della vita del fratello: Cristian ritornato al Padre in “odore di santità” .I genitori Olivia e Daniele erano presenti domenica alla festa regionale sarda.
“Potremo in definitiva – ha concluso nella riflessione don Nardin – dire che le giornate sarde hanno tutti gli ingredienti e i contenuti della Commissione Cultura di Ostia, creata dal vescovo S.E.R. mons. Dario Gervasi in quanto questa tradizione mette in evidenza l’importanza della cultura, dell arte, dei canti, della fede, dell ecumenismo, della letteratura e dell Unita tra tutti i popoli.”
Così ha voluto ricordare con decisione al termine delle sue parole di Don Franco Nardin, non solo rappresentante del dialogo tra i popoli della Commissione Cultura di Ostia, ma un teologo impegnato a diffondere l antropologia ecumenica e sociale di Papa Francesco espressa fortemente nell’ultima Enciclica Fratelli Tutti.
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