14/10/2022 – Pietre che incontrano altre pietre. Le prime scolpite oggi nel terzo Millennio, le seconde lasciate dal tempo e dalla storia. Accade al Parco Archeologico di Roma, nel magnifico scenario che solo la Città Eterna può donare all’occhio del visitatore.
L’occasione è la mostra di Giuliano Giuliani, scultore marchigiano appassionato di un materiale caro anche a Roma: il travertino. Tanto caro allo scultore contemporaneo da trasformare la cava paterna situata sul Colle San Marco nel suo laboratorio di arte e ricerca.
Un travertino vivente caratterizzato da elementi che si depositano e che nelle mani dell’artista diventano opere.
Giuliano Giuliani è emozionato nel ricordare nel corso della conferenza stampa di questa mattina, il desiderio creativo che risale alla sua infanzia. Un desiderio che nasce “da una consapevolezza della bellezza di cui è ricca la natura umana, e la natura in genere. Le tecnologie – racconta Giuliani – le più moderne, adesso permettono alle pareti di essere tagliate con dei fili diamantati, sono pareti alte anche dieci metri e profonde in genere tre metri, vengono buttate a terra e poi vengono spezzate con dei fori e delle cugne dove inserire dei cunei. Si sceglie in base all’esigenza del prodotto, delle sculture da fare, delle grandezze. Le pietre hanno un’anima, certo hanno un Dio, in particolare il travertino, il travertino è pieno di pori, pieno di vita, pieno di presenze. Nasce dall’acqua e si stratifica, e ingloba tutto ciò con cui interagisce da millenni. Quindi è una lavagna della storia, del tempo, del vissuto. Ogni volta che si apre c’è un mondo che appare”.
Un racconto suggestivo che ben si sposa con la location che ospita la mostra da domani all’8 gennaio. Un’idea nata ad Ascoli nel corso del Festival “Controvento”, manifestazione con la quale si intende far conoscere le bellezze senza confini di una regione dalle mille sfaccettature, come Marco Fioravanti, sindaco del capoluogo marchigiano ha avuto modo di affermare.
Dello stesso avviso Alfonsina Russo, Direttore del Parco Archeologico del Colosseo: “Giuliani conferisce al travertino la stessa morbidezza e omogeneità dei paesaggi della sua regione. La stessa pietra che fa parte della storia di Roma e dei suoi monumenti.
“Armonie di pietra”, questo il titolo dell’esposizione romana curata da Daniele Fortuna e che sarà ospitata ad Ascoli Piceno nel Chiostro di Sant’Agostino dal 7 aprile al 28 giugno del prossimo anno, trasmette emozioni con “Oltre quadro”, manifesto della mostra. Ed ancora con “L’Africa” e con “Monte”. Venti opere che accarezzano le pietre millenarie della Basilica Emilia e della Basilica Giulia nel Foro Romano.
Un incontro magico di arte e di storia.