Fiumicino, bestemmia in aula consiliare


30/9/2022 – “Sentire in un’aula istituzionale risuonare una bestemmia è una cosa intollerabile, da tutti i punti di vista. Vuol dire tante cose: mancanza di rispetto per la religione e per i milioni di italiani che in essa di riconoscono; mancare di autocontrollo e dunque dare un pessimo esempio alla cittadinanza, soprattutto alle nuove generazioni: mancare di rispetto all’aula consiliare, che dovrebbe essere la casa di tutti i cittadini. Poi ci si lamenta se le istituzioni perdono di credibilità e la gente si allontana dalla politica”. A parlare sono Maricetta Tirrito, in qualità di responsabile del LAboratorio Una Donna, e Alessio Berardo, rappresentante del Terzo Polo.

“Vedere poi la presidente del consiglio comunale non muovere un dito – proseguono -, non richiamare, non stigmatizzare questo clamoroso errore, e dunque ignorare volontariamente la cosa probabilmente perché nata da un compagno di partito, è addirittura più offensivo. Perché se il primo episodio nasce da una reazione umorale, comunque da condannare, il secondo – concludono – è frutto di una scelta ben precisa, che nulla a che vedere con la democrazia”.


LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here