MESSAGGIO NELLA BOTTIGLIA – Reverendo Nardin, dalla periferia di Ostia al mondo della formazione ed ecumenismo

Reverendo don Franco Nardin con il Cardinale Matteo Zuppi presidente della conferenza episcopale italiana

07/08/2022 – Il mare di Ostia non smette di accogliere chi, sostato qui per un pò, poi prende il largo verso il Servizio per l’umanità. Sembra riecheggiare in eterno quel destino della giovane Aurea, nostra Santa uccisa, affidata alle onde per essere cancellata, ma restituita e innalzata. O del Patrono Agostino, santo dottore universale, passato di qui il tempo di affidare alla terra la sua mamma santa Monica e poi partito per il mare.

Il mare; è stato il disegno scritto per il fu vescovo mons. Paolo Lojudice, poi approdato a guidare l’arcidiocesi di Siena e successivamente fatto cardinale, di mons. Gianrico Ruzza, anche lui vescovo di Ostia e poi pastore di Civitavecchia, Tarquinia e oggi anche reggente di Fiumicino, ma anche di tantissimi che da qui salpano per fare nuove cose.

Mentre si attendono le nomine ufficiali i rumors ci indicano che anche la missione di reverendo don Franco Nardin si amplierà; ancora per pochi giorni sarà parroco di Nostra Signora di Bonaria, alla periferia della periferia di Roma, ma il consigliere per l’ecumenismo e il dialogo religioso della commissione cultura della prefettura XXVI della diocesi di Roma (Ostia) lascerebbe la parrocchia per salpare verso un servizio che lo vedrà impegnato per la formazione e l’ecumenismo. Manterrà però la sua competenza per l’incontro ecumenico tanto che già da questo mese sono iniziati gli incontri sul Territorio con le chiese delle altre tradizioni e con le comunità di altre fedi.

Vista la ricchezza di Ostia di chiese cristiane, evangeliche, ortodosse e di comunità di altri culti, questa  pastorale itinerante andrà avanti, si immagina, anni.

Ma per lui Santa Romana Chiesa aprirebbe  la strada della formazione dei sacerdoti e dei laici e soprattutto di una collaborazione con l’ ufficio ecumenismo e dialogo religioso in Roma stessa a fianco di vicariato e curia.

Queste le proiezioni raccolte sul territorio e sembra quasi certo che non lascerà Ostia riferisce qualche suo collaboratore: avrà ancora un luogo di incontro e ascolto sul territorio lidense, solo amplierà il suo mandato formativo ecumenico.

Quanta Ostia approda a Roma per il cambiamento della città eterna e dell’umanità tutta.

E’ una chiesa in profondo cambiamento, come ogni giorno descrive Papa Francesco, che punta sulla prossimità del quotidiano, sulle relazioni autentiche piuttosto che sulla forma e sui riti fine a se stessi; per questo occorre insegnare ai sacerdoti, ai laici, la capacità di ‘ascoltare il cuore dell’uomo in profondità‘ che significa andare oltre al politicaly correct . Certo oggi ci sembrano più chiari gli incontri che in questi anni don Franco ha avuto con il Papa Bergoglio, anche privati, e ultimamente con il Cardinale Zuppi Presidente della C.E.I., con i rappresentanti della Comunità di sant’Egidio sia del Territorio sia dei suoi storici rappresentanti. Non per ultima la sua fitta collaborazione, gomito a gomito, con la rete Pacis.

E’ la Teologia del Cuore che amplia la sua sfera d’influenza, alla base della pastorale del Papa e la stessa promossa da reverendo Nardin. E’ la relazione sempre più forte con le chiese cristiane ortodosse, con quelle riformate, una chiesa che respiri a due polmoni sempre di più per essere nell’unità l’esempio coerente di cristianità in Gesù.

Infine l’impegno che sempre più si struttura con gli strumenti di comunicazione audiovisiva e multimediale; non tanto solo per suo merito, ma piuttosto seguendo un ‘ragazzo quasi santoChristian Delfini, appunto nel suo percorso di santità, don Franco ha via via scoperto l’importanza della testimonianza attraverso quei canali che possono raggiungere anche gli angoli più isolati delle case sperdute. Continuerà la collaborazione con Radio Maria, con i giornali (è presente anche in quello lidense dove mensilmente lancia un suo prezioso messaggio).

Insomma, valicando i muretti della sua canonica e i recinti della sua parrocchia alla periferia della periferia di Roma, reverendo Nardin si appresta a breve ad essere presente oltre la parrocchia, a contatto con i fratelli cristiani, attraverso la commissione cultura in relazione con i diversi temi e infine con i media arriverà alle anime più lontane.

Sdt

 

 

 

 

 


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