21/7/2022 – Luca Serriani, 74 anni, per molti anni professore ordinario all’Università La Sapienza di Roma, socio nazionale dell’Accademia dei Lincei, della Crusca e dell’Accademia delle Scienze di Torino, si è spento questa mattina all’ospedale San Camillo dove era ricoverato dal 18 luglio in coma irreversibile. Quel giorno, di buon mattino, alle 7.30 era stato investito mentre attraversava sulle strisce pedonali all’incrocio tra via Isole Capo Verde e via dei Velieri.
Pochi giorni prima aveva preso parte ad un incontro organizzato al Teatro Nino Manfredi di Ostia dalla Comunità di Sant’Egidio e nel ricordare le parole del suo intervento, forse l’ultimo, possiamo dire di aver assistito ad un testamento verbale.
Serriani era stato chiamato a disquisire su “cifre, dati, storie, riflessioni dalla Costituzione italiana e dalla Dichiarazione Universale dei diritti umani”.
Ed in particolare sull’iniziativa della Comunità di Sant’Egidio di allestire una mostra d’arte di opere eseguire da persone disabili a cui la Comunità dedica particolare attenzione come peraltro fa da sempre con le persone fragili, gli “ultimi”.
Serriani, ripercorrendo il tema dell’incontro aveva affermato che “davanti all’Arte non esiste disabilità” e che “il periodo non facile che stiamo vivendo, alla tanto decantata integrazione che spesso è solo sulla carta ma non tangibile, trova in questa mostra due punti di forza, due elementi di valore: dare alle persone disabili piena dignità espressiva e valorizzazione dei singoli”.
Ed ancora, “con i valori e i diritti universali a cui fa riferimento la Dichiarazione ONU, si è inteso pensare a uomini e donne liberi e uguali. Purtroppo non è così e lo vediamo ogni giorno con la diseguaglianza sociale, con le discriminazioni sia esse razziali o di genere. La Comunità di Sant’Egidio, in questo senso ha da sempre diffuso l’idea di una filosofia dell’uguaglianza, lo spirito peraltro che ha mosso Andrea Riccardi, nel 1968, a fondare questo Organismo internazionale”.
Sì un testamento verbale sui cui riflettere.
Riflettere, a margine del doloroso episodio che ha tolto la vita a Serriani, sui troppi investimenti che accadono in particolare sulle strade del Municipio X. In proposito un report della Polizia locale di Roma Capitale ed una commissione municipale potrebbero essere d’aiuto.
“Chi ha scelto di fare l’insegnante – diceva Serriani – ha scommesso sui propri scolari e, in generale, sui giovani, sulla loro capacità di apprendere. Chi ha scelto di fare l’insegnante non può prendersi il lusso di essere pessimista”.
Emanuela Sirchia