25/02/2022 – “In commissione Pnrr abbiamo appreso dall’assessore Alfonsi che Roma esporta 150mila tonnellate di raccolta di organico, cosa per cui bastavano i nostri due biodigestori aerobici da 50mila tonnellate ciascuno e quello del sindaco di Fiumicino Esterino Montino che ha confermato la scelta di voler realizzare un impianto da 100mila tonnellate nel suo comune“. Così in una nota il vicepresidente dell’Assemblea capitolina Paolo Ferrara (M5S).
“La scelta di Gualtieri e Alfonsi di mettere in campo i biodigestori anaerobici nei territori di Cesano e Casal Selce, altamente inquinanti, raddoppiandone la capienza a 200mila tonnellate non è dunque motivata. Il biodigestore che sta realizzando il sindaco Montino a Fiumicino – prosegue Ferrara – ha infatti una capacità di 60mila tonnellate, a fronte di un’esigenza minima per la cittadina del litorale; per cui le rispettive esigenze di Roma e di Fiumicino potevano essere compensate sviluppando semplicemente il nostro progetto che prevedeva i biodigestori aerobici, leggeri, sostenibili e a basso impatto, e non quelli anaerobici, che sono tutto il contrario. Insomma, gli impianti pensati dall’amministrazione Raggi erano meno impattanti e tutt’altro che pericolosi per l’ambiente: ci sarebbe voluto meno tempo per costruirli, avremmo speso meno soldi, producendo il compost di qualità invece di produrre qualcosa che andrà nelle discariche e che potrà avvelenare il nostro territorio. Con le dichiarazioni del sindaco Montino il Pd getta definitivamente la maschera su Roma: la matematica non è un’opinione, i dem rincorrono i guadagni a danno della salute e dei territori. Aggiungiamo a tutto questo – conclude Ferrara – che è evidente la mancanza di pianificazione in tema rifiuti della Regione di Zingaretti, per cui ogni comune va per conto suo e la mano destra non sa cosa fa la mano sinistra”.