DIARIO DI BORDO – Scappa dall’ospedale e si rifugia in chiesa

07/12/2021 – Nei giorni in cui la Chiesa San Nicola di Bari si celebrava l’accoglienza della nuova statuina di Maria Immacolata concezione e il Patrono la comunità di Via Passeroni è stata ‘visitata’ da un uomo che fuggito dall’ospedale G.B. Grassi si è rifugiato nei locali della parrocchia attirando l’attenzione dei sacerdoti, di dottori e infermieri, di forze dell’ordine e di alcuni fedeli e operatori sociali. Il sofferente ha così rimesso inconsapevolmente al centro della riflessione la condizione dei tanti fragili che in queste settimane in particolare cercano aiuto, anche di quei senzatetto che la chiesa di Ostia, oggi prefettura delle chiese di Ostia, bussano sempre più incessantemente alle porte delle parrocchie per chiedere un pò di sostegno non solo psicologico spirituale ma anche materiale e qualche conforto.

L’utilizzo della struttura ospedaliera per l’emergenza Covid rischia inoltre di limitare ancora di più l’accoglienza sanitaria di nuovi pazienti.

” I dati, basati sulla conoscenza del territorio – dichiara Alessandro Bottero, responsabile della commissione carità territorio e volontariato presso la prefettura di Ostia – ci dicono che a Ostia sono stimabili circa 120 persone in emergenza abitativa, ossia che dormono per strada o in roulotte o in rifugi precari. In pineta ci sono almeno altri 100, che dormono in rifugi di emergenza in mezzo alla boscaglia.”

Non è più possibile rimandare l’organizzazione di spazi per l’emergenza abitativa e per una mensa stabile sul Territorio. Non è più accettabile ricorrere da un lato alla ‘deportazione’ dei più bisognosi discontinua presso i centri fuori dalla città o appoggiarsi sulla beneficenza delle comunità cristiani, dei volontari, delle poche risorse inviate dall’elemosineria vaticana.

Le dame Vincenziane, la comunità di sant’Egidio, i parrocchiani Caritas, le dame e i barellieri dell’Unitalsi si sono prodigate alla meglio; i servizi igienici presso San Nicola tamponano quanto possono le esigenze dei tanti che vi si recano ma la società civile della politica, le istituzioni non possono più rimandare interventi strutturali su Ostia e i suoi quartieri.

Un appello si alza dalla commissione carità e territorio, volontariato caritas, della prefettura di Ostia, diocesi di Roma.

La speranza è che molti più parrocchiani si mettano in Servizio per aiutare il parroco prefetto don Roberto Visier, che possibilmente facciano rete anche i fedeli di buona volontà delle altre chiese e che infine i Servizi Sociali del Municipio X di Roma aiutino i parroci e i sacerdoti con risorse economiche e risorse umane, operatori, visitando le parrocchie e mettendosi in relazione sul campo nelle strutture parrocchiali e in unità territoriali per le strade e i quartieri.

Assistiamo infatti in queste settimane ad una escalation dei ricoveri di fortuna; sono in aumento le baracche presso le aree verdi. Purtroppo anche i furti ‘disperati’ stanno aumentando e il freddo crescente metterà a rischio la vita dei più sfortunati.

Il Comune e il Municipio mettano in campo parte dei fondi per l’ermergenza abitativa e freddo orientandoli verso le parrocchie dove sempre più si accalca chi cerca punti di riferimento stabili. Tamponare con questo o quel finanziamento elargito a questa o quella organizzazione di volontari non risolve infatti i problemi annosi a cui assistiamo.

E’ bene che si facciano assemblee politiche ma sarebbe meglio al più presto passare dalle parole ai fatti.

Sdt

 


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