05/09/2021 – E’ stato un periodo di ‘guerra’ senza tregua quella condotta dalla coalizione lidense contro gli eco terroristi. I piromani hanno cercato in tutti i modi di colpire a morte il polmone verde romano ma sono stati ogni volta respinti. Decine gli attentati al territorio lidense. La rete istituzionale che dalla Regione Lazio attivava di volta in volta i Vigili del Fuoco coadiuvati con le Protezioni Civili (associazione nazionale vigili del fuoco, blusub, angels, associazione nazionale polizia di stato, etc) a loro volta in contatto con le squadre di osservatori ambientali del X municipio di Roma supportati dai cittadini e da associazioni di volontariato in linea con il numero verde avvistamenti.
A differenza delle guerre nel mondo questi eroi ci vivono accanto. Sarebbe bello che le scuole del territorio li chiamassero nelle loro aule a testimoniare ai ragazzi, che magari incontrano per le strade del quartiere, come e perché hanno combattuto questa giusta battaglia.
“I piromani sono riusciti a colpire soltanto l’esterno delle aree verdi – ci racconta un volontario osservatore ambientale del X municipio di Roma – perché la rete cittadina è molto sensibilizzata, le protezioni civili operative e in stretto contatto con i carabinieri ambientali anche grazie al C.O.I. centro osservazione incendi di base alla torre di avvistamento presso Castel Fusano.”
Con il plauso del Presidente della Repubblica Mattarella, che ha ringraziato gli osservatori ambientali e i cittadini sensibilizzati che hanno segnalato immediatamente un attacco incendiario alla riserva presidenziale di Castel Fusano, il “metodo Ostia” sta facendo storia in tutta la repubblica. In tutti i settori dell’amministrazione è premiata quella rete istituzionale che collega Istituzione nazionale/regionale con i tecnici e poi con le associazioni territoriali operanti sul territorio, a loro volta in collegamento diretto con la cittadinanza.
E’ bello sapere che il X municipio di Roma, Ostia e il suo Territorio sono oggi un esempio di intervento istituzionale, tecnico, volontario e che quindi in Italia esiste una metodologia che oltrepassi quell’ emergenzialismo e volontarismo che rappresenta una sperpero di risorse e un’anti metodologia che non permette lo strutturarsi di interventi competenti, rapidi e risolutori.