23/06/2021 – Sono 103 le uova che ieri notte una tartaruga Caretta Caretta ha depositato sulla Spiaggia Libera Sabbia di Ostia. Dopo la segnalazione dei cittadini che hanno avvistato la tartaruga, è subito partita la macchina operativa che ha visto impegnati la Capitaneria di Porto, il X Municipio, la Lipu e TartaLazio, la rete regionale per il soccorso e la gestione delle tartarughe marine. Si tratta nel primo nido dell’estate 2021 del Lazio.
“Il nido è stato trasferito dentro la tenuta del Presidente della Repubblica a Castelporziano, con cui abbiamo un accordo per mettere in sicurezza i nidi in situazioni critiche come questo, il cui sito è esposto alle mareggiate che potrebbero travolgerlo”. Spiega Roberta Lombardi, assessora alla Transizione Ecologica e alla Trasformazione Digitale della Regione Lazio. “Quando la Natura torna nei luoghi frequentati dall’uomo – prosegue Lombardi – è sempre un ottimo segnale che richiede grande cura e attenzione da parte di tutti coloro che vi si dovessero avvicinare. Per questo mi appello a tutti i cittadini che quest’estate frequenteranno le nostre spiagge affinché segnalino eventuali orme o altre tracce che dovessero rilevare sul litorale del Lazio e ai lavoratori balneari di prestare particolare attenzione con i mezzi di pulizia o altri strumenti. I ritrovamenti e le tracce di nidi di tartarughe marine possono essere segnalati alla Capitaneria di Porto chiamando il numero verde 1530. L’estate inizia bene e tutti noi siamo chiamati ad essere custodi della biodiversità e della Bellezza delle spiagge e della Natura che ci ospitano offrendoci un ristoro d’eccezione dopo questi mesi difficili di restrizioni legate alla pandemia Covid”.
“Appena ricevuta la comunicazione da Alessandro Polinori, responsabile CHM Lipu Ostia, dello straordinario evento, ci siamo attivati tempestivamente con l’ufficio coordinamento Demanio del X Municipio, in stretto contatto con la Capitaneria di Porto, per dare il massimo supporto alle operazioni di messa in sicurezza dell’area” spiega il Vicepresidente del X Municipio Alessandro Ieva.
“Il mare di Roma conferma ancora una volta di essere un importante habitat dove le specie marine trovano sempre più spesso casa e questo deve renderci ancor più orgogliosi di Amministrare questo territorio” prosegue la Presidente del X Municipio Giuliana Di Pillo.
“La sempre più numerosa e variegata presenza di specie molto importanti anche dal punto di vista della conservazione sul nostro litorale deve anche rappresentare un’ulteriore stimolo ad assumere dei comportamenti responsabili e rispettosi di tutte le forme di vita che popolano il nostro stupendo mare. Come Amministrazione proseguiremo il nostro impegno per incoraggiare e sostenere delle modalità di fruizione delle nostre spiagge e della nostra costa sempre più consapevoli e sostenibili a tutela della biodiversità” aggiunge l’Assessore alla Transazione Ecologica del X Municipio Andrea Gasparini.
“La Natura del Litorale di Ostia regala ancora meravigliose sorprese. Dopo il primo avvistamento italiano di Albatro Beccogiallo dell’Atlantico, la consueta presenza di delfini e le tante specie nidificanti presso l’Oasi Lipu di Ostia, tra cui aironi rossi, fistioni turchi e cavalieri d’Italia, ora è la volta della Caretta caretta, con l’incredibile deposizione di uova sulla spiaggia libera di Ostia Ponente. Segnali incoraggianti che ci spingono ad impegnarci ancor più per far conoscere e rispettare la straordinaria biodiversità del nostro territorio” – dichiara Alessandro Polinori, Vicepresidente Lipu BirdLife Italia e Responsabile CHM LIPU Ostia.
“Le uova sono state prelevate dalla Spiaggia Libera Sabbia con grande attenzione e cura da parte di TartaLazio e portate presso la Tenuta Presidenziale di Castelporziano per garantire maggior sicurezza ricreando il nido per assicurare le migliori condizioni per la schiusa. Vogliamo ringraziare a nome dell’Amministrazione tutti coloro che, ognuno per la propria parte di competenza, hanno contribuito a salvare le uova e daranno l’opportunità a tante tartarughe Caretta caretta di tornare a popolare il nostro mare” concludono Di Pillo, Ieva e Gasparini.