Ostia, giovani: qualcosa si muove


Il Vescovo Dario Gervasi, ausiliare di Ostia e Roma Sud, ha visitato domenica scorsa, l’Oratorio di Regina Pacis Daniele Doctor di Ostia intrattenendosi con i ragazzi e gli animatori; molto probabilmente continuerà il suo giro incontrando queste realtà e le altre organizzazioni giovanili, dei gruppi di catechismo, azione cattolica, i movimenti e ovviamente gli oratori raggiungendo le chiese e le famiglie nelle parrocchie. Le donne dovettero uscire dal cenacolo per andare a vedere Gesù; il movimento è speranza e resurrezione. L’esempio per una rete interparrocchiale è stato da subito il modello che ha voluto indicare ai sacerdoti, ai diaconi e ai volontari laici. In questi stessi giorni il Teatro del Lido, nel suo carisma partecipativo e sociale, ci invita ad un Tavolo di Programmazione Partecipata con il Progetto “DOORS: Porte Aperte al Desiderio come OppOrtunità di Rigenerazione Sociale”, il 26 maggio 2021 alle ore 0re 9.00.  

E’ il segno che qualcosa si sta muovendo e fa pensare. desiderio e rigenerazione, speranza e resurrezione; malgrado la distanza culturale sembra che qualcosa ci spinga ad andare avanti, l’opportunità di essere insieme seguendo percorsi paralleli ma sullo stesso territorio.

Preoccupa l’ambito giovanile sul X Municipio di Roma; non soltanto i fatti di cronaca, ma anche una crisi istituzionale evidenziata dalla chiusura della consulta giovanile (praticamente mai decollata) e di una limitata partecipazione e logica di rete che vede accostarsi alle progettazioni un numero minimo di realtà. La scuola rimane fuori. I Servizi lontani da prossimità e quotidianità. Diventa poi una partecipazione, oltre che limitata, limitante quando, ad esempio, quando le politiche adottano progettualità di fatto escludenti sbarrando l’accesso alla gara pubblica con un tecnocratico apparato burocratico.

Eppure stride con questa realtà quell’atteggiamento competente, lungimirante, accogliente, che la Dirigente dei Servizi Sociali aveva dimostrato, certo in tempi diremo “non sospetti”, dichiarando di voler relazionarsi con il territorio, con i diversi soggetti – non solo con i tecnici dell’apparato – alla ricerca di una con-laborazione quanto più trasversale a quelle che esprimeva fossero sfide davvero complesse e per cui a volte ci si sentiva soli.

“Di fronte ad una realtà che ci ha chiusi e bloccati (confinati nel virtuale) la strategia pedagogica non può che essere l’uscita e il movimento nelle città (socio-pedagogica) – dichiara Di Tomassi dell’associazione pedagogisti educatori italiani Mettere in campo chi conosce perché ‘abita’ i territori, schierare chi ha competenza ‘di strada’. Quanto più bisogna sradicarsi dagli uffici, dai muretti dei propri orticelli, dagli apparati delle burocrazie tecnocratiche, dalle logiche dei ‘piccoli gruppi’ che possono addirittura portare alla deriva del modello della ‘cosa nostra’. Insomma – conclude il referente apei il Covid non deve essere la scusa per non fare, ma la sfida di fare diversamente.” La soluzione, dunque, non può essere un Servizio pubblico per i club esclusivi degli accreditati da un lato e dall’altro per un volontarismo ad eventi. Bisogna cambiare rotta.

“Fare impresa sociale ‘con i bambini’ innanzituttoci riporta il comunicato il Progetto DOORS – l’equipe di Affabulazione organizza insieme ai partner territoriali Magazzino dei Semi e Municipio Roma X, una giornata di riflessione e valutazione partecipata sullo stato di avanzamento del progetto, aperta agli stakeholders pubblici e privati del territorio. L’incontro sarà coordinato sul piano nazionale dal Cies onlus e su quello locale dall’associazione Affabulazione; è per noi uno spazio prezioso per fare il punto sulle politiche di contrasto alla povertà educativa minorile nei tempi del Covid, una emergenza sanitaria, economica e sociale che ha incrementato i fattori di criticità e il rischio di esclusione sociale.

L’incontro è volto quindi ad esplorare insieme le strategie e le sinergie possibili per affrontare il momento storico, nell’ottica di far dialogare al meglio le intelligenze e le sensibilità del territorio intorno alle imminenti sfide educative e culturali.

Il Tavolo sarà ospitato in presenza nel rispetto delle normative anti-Covid, presso il Teatro del Lido di Ostia, considerato lo spazio culturale prevalente nel quadrante del quartiere target del progetto, struttura pubblica partecipata a sostegno dei processi di progettazione territoriale.

All’ordine del giorno sono previsti contenuti aderenti alla fase storica che viviamo quali:

1) Il concetto di salute e di welfare di comunità: servizi sociosanitari, educativi e culturali in rete per il benessere del cittadino
2) L’outdoor education ai tempi del Covid: spazi e opportunità per una nuova educativa territoriale
3) L’elaborazione partecipata di un Patto Educativo di Comunità

Nel pomeriggio è prevista una sessione di Teatro Forum sui bisogni di salute e l’integrazione dei servizi esistenti, con l’obiettivo di far dialogare da vicino Scuola, Terzo settore, Istituzione e Comunità locale. [Infoline: 339.2914305 – 339.4984669 – ncyteresa@yahoo.it]

Stefano Di Tomassi


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