Litoranea, tra degrado, prostituzione e caos competenze


24/05/2021 – Quando le competenze sono di troppi è come se non fossero di nessuno. E’ questo in sintesi quanto avviene sulla via Litoranea. Da sempre arteria fondamentale per il collegamento tra Ostia e l’area sud della Capitale si trova a vivere in una costante carenza di attenzioni da parte delle amministrazioni che dovrebbero invece vigilarne sullo “stato di salute”. A spartirsi infatti le competenze sono non solo il Municipio ma anche Roma Metropolitana e la Regione. Amministrazioni che nonostante i differenti colori politici poco hanno fatto per questa strada.

Tanti i punti critici a partire dalla manutenzione dell’asfalto ammalorato in molti tratti e dove la chiusura delle voragini che con la pioggia si aprono avviene solo quando diventano un pericolo per gli automobilisti e motociclisti che percorrono la provinciale. Ma non solo, anche la gestione del verde è lasciata all’improvvisazione. Il taglio degli alberi, soprattutto nel tratto iniziale di Ostia è lasciato al passaggio di autovetture e mezzi pesanti. Un intervento “fai da te” di fatto insufficiente per garantire la completa fruizione della carreggiata che in alcuni tratti vede il sottobosco e pericolosi rami invadere la strada oltre al nascondere in molti punti totalmente alla vista la segnaletica stradale. A questo si aggiunge anche una gestione sconfortante dei lavori effettuati per la risistemazione dei pali dell’elettricità che costeggiano la Litoranea. Nei mesi scorsi infatti gli operai per avere accesso alle palizzate più lontane dalla strada si sono trovati costretti a tagliare alberi e sottobosco. Ad intervento terminato gli sfalci sono stati abbandonati sul posto ed ormai secchi rappresenteranno un perfetto innesco per gli incendi estivi.

In tema di sicurezza è da segnalare ormai da alcuni mesi la presenza di alcune prostitute anche nel tratto di Castelporziano. Prostitute che si vanno ad affiancare a quelle che da anni “lavorano” nel tratto iniziale di Ostia.
Pervenuta solo in parte l’illuminazione. Pochi, pochissimi, i lampioni che sono presenti. I punti luce sono infatti concentrati esclusivamente nei pressi dei cancelli e dei chioschi di Castelporziano. Lasciando tutto il resto della strada avvolto completamente nell’oscurità. Poca anche la copertura telefonica che in alcuni punti è pressoché inesistente rendendo difficoltosa in casa di necessità la richiesta di aiuto.

Capitolo a parte quello della sosta selvaggia che come non mai con l’arrivo della stagione estiva esploderà in tutta la sua criticità nonostante la polizia locale del X gruppo faccia il possibile per garantire la propria presenza nelle giornate maggiormente “calde”. Auto parcheggiate praticamente ovunque a causa della carenza di posti auto. Doppie, anche triple file, gestite da parcheggiatori, con il conseguente restringimento della carreggiata e tutte le difficoltà alla circolazione automobilistica che questo comporta.
Ultima nota dolente è quella relativa alle miriade di discariche grandi e piccole che costeggiano tutta la via. Materassi, calcinacci, elettrodomestici e rifiuti di ogni tipo punteggiano l’intero tragitto in uno spettacolo degradante per una strada che rappresenta insieme a via del Mare, via Cristoforo Colombo e Roma – Fiumicino uno degli “ingressi” principali a Ostia.


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