28/04/2021 – “Fra pochi giorni esploderà la bella stagione e i varchi al Pontile sono ancora impraticabili, inaccessibili. Va ricordato che quei passaggi a mare vennero aperti dalla Giunta Marino determinando notevole agitazione fra i concessionari demaniali che tutto avrebbero voluto tranne l’apertura degli accessi previsti dalla legge vigente per raggiungere liberamente e gratuitamente le spiagge”. Lo dice in una nota Marco Possanzini, segretario Sinistra Italiana X Municipio.
“Da mesi i varchi del Pontile, nonostante i lavori di ristrutturazione eseguiti e pagati con soldi pubblici, sono completamente inaccessibili in quanto il mare ha fatto letteralmente a pezzi le passerelle. Nessuno è intervenuto, nessuno se ne è occupato, nessuno dice mezza parola. Nemmeno nelle iniziative “cose fatte nel Municipio X” qualcuno si azzarda a sollevare l’argomento. Su quei varchi distrutti è scesa una cappa di silenzio che definire inaccettabile è dire poco. La passerella ristrutturata sarebbe dovuta essere “solida e finalmente duratura”, almeno a sentire le trombette grilline che governano il Municipio X. Le foto parlano chiaro e testimoniano un autentico disastro. Chi ha spacciato quella pavimentazione come elemento di “solida innovazione”, come una spesa pubblica finalmente ben fatta, come qualcosa in discontinuità con il passato, dovrebbe pubblicamente scusarsi e un minuto dopo rispondere nelle sedi opportune delle migliaia di euro di soldi pubblici spesi inutilmente e del danno ambientale prodotto perché quelle lastre di cemento sono poggiate su teli plastificati. Meno male che siamo un Municipio “plastic free”. Non ci vuole un team di tecnici, non ci vuole un comitato di scienziati, per capire che i camminamenti fatti in cemento precompresso e poggiati su un telo di plastica, adagiato direttamente sull’arenile, sarebbero stati sollevati e spazzati via dalle mareggiate che caratterizzano le nostre coste nei mesi autunnali ed invernali. Vedere quei varchi fatti a pezzi e resi inagibili – prosegue – fa male al cuore perché quei passaggi rappresentano, almeno dovrebbero rappresentare, una piccola vittoria dei cittadini. L’assurdità non è solamente vedere quelle lastre di cemento completamente divelte dalla forza del mare, cosa ampiamente prevedibile visto che era già accaduta la stessa cosa sulla “Spiaggia degli Sposi” lo scorso anno, ma constatare che anche l’Amministrazione del cambiamento, nonostante proclami e ‘presunte’ sensibilità ambientaliste, continua a sversare cemento sugli arenili come nulla fosse, come se non ci fosse un domani, come se non ci fosse altra soluzione. La forniamo noi una soluzione che non prevede cemento sugli arenili. Per l’accesso alla spiaggia, invece di percorrere quell’infausto budello attorno al Pontile lungo diverse centinaia di metri, basterebbe realizzare 3 gradoni e una rampa, ovviamente sui entrambe i lati del Pontile, per accedere comodamente e in sicurezza in spiaggia e alla battigia, così come era una volta, tanti anni fa. Perché non si può fare? Forse i concessionari non vogliono? Cosa racconteranno in campagna elettorale Paolo Ferrara, Di Giovanni e Ieva quando dovranno spiegare ai cittadini che, nonostante le promesse su cui hanno chiesto già una volta dei voti, non sono stati in grado di far cadere nemmeno un pezzetto di intonaco del “lungomuro” ? Il libero e gratuito accesso al mare e alle spiagge, anche quelle in concessione, è un diritto sacrosanto dei cittadini che deve essere tutelato da chi governa il territorio. Perché Di Giovanni e Ferrara non si fanno un bel video mentre tentano di entrare in spiaggia passando dai varchi del Pontile? Sarebbe divertente sentire la loro versione dei fatti. C’è di più. Il piazzale della Direzione Tecnica del Municipio X è letteralmente “invaso” da lastre di cemento identiche a quelle posizionate sulle spiagge libere lo scorso anno. A cosa servono quelle centinaia e centinaia di lastre di cemento ammassate nel piazzale delle Direzione Tecnica? – conclude – Dove devono essere posizionate? Ancora vogliamo depositare cemento sulle spiagge libere? Perché ne sono state acquistate così tante , vista la giacenza? Visto che parliamo di soldi dei cittadini e visto che parliamo di “pubblico demanio”, presenteremo accesso agli Atti. Vogliamo sapere perché sono stati acquistati tutti quei pannelli di cemento, quanto abbiamo speso per diventarne i felici possessori e soprattutto dove devono essere posizionati visto che le spiagge libere non possono essere ulteriormente cementificate”.