Sinistra Italiana: “Ex Complesso San Tommaso all’Infernetto. Nessun interesse formalizzato dal Municipio X nonostante le risoluzioni approvate


09/04/2021 – “Il passaggio dal Vicariato al Comune di Roma risale al lontano 2015 ma per l’ex complesso San Tommaso all’Infernetto non c’è luce in fondo al tunnel. Firmati gli atti per il passaggio, vista la necessità di custodire questo bene pubblico in attesa della definizione di un progetto per l’utilizzo delle strutture, il complesso ex San Tommaso fu affidato, con un impegno fino ad un massimo di 5 anni, alla Parrocchia. Dal 2015 ad oggi su quelle strutture è scesa una specie di cappa di silenzio”. Lo dice in una nota Marco Possanzini, Segretario di Sinistra Italiana del X Municipio.

“Nessun interesse esplicitamente formalizzato dal Municipio X nonostante delle risoluzioni approvate e nonostante l’esplicita disponibilità della ASL di competenza al fine di realizzare un presidio di primo soccorso all’interno dei locali dell’ex Oratorio, rallentamento fino all’arresto completo del perfezionamento dell’iter di acquisizione di quei locali da parte del Municipio X, assoluta indisponibilità della maggioranza grillina ad aprire una discussione costruttiva su come gestire le strutture dell’ex San Tommaso all’Infernetto. Questo, in sintesi, quanto accaduto in questi ultimi anni. Paradossalmente – prosegue Possanzini – mentre l’Amministrazione pubblica si disinteressa, troppi interessi “altri” aleggiano su quel patrimonio pubblico. La contrarietà del M5S relativamente alla trasformazione dell’ex Oratorio San Tommaso all’Infernetto in Presidio Sanitario di primo soccorso si è nel corso degli anni palesata nonostante il 13 Novembre 2013 votarono, dai banchi dell’opposizione municipale, a favore dell’OdG promosso da Eugenio Bellomo proprio per avviare l’iter di trasformazione di quella struttura in Presidio Sanitario e in Centro Civico Policulturale. Qualche tempo fa, nei termini di una contraddittoria dichiarazione pubblica, il Capogruppo M5S in Municipio X annunciò una consultazione popolare per decidere le sorti dell’ex complesso San Tommaso all’Infernetto escludendo preventivamente la trasformazione della struttura in Presidio Sanitario: “la storia del presidio sanitario non è una posizione condivisa da tutti i residenti”. Come faccia il Capogruppo Di Giovanni a sapere quale è la posizione dei residenti di Infernetto prima di averli consultati è puro esoterismo ma tant’è. Dopo ben tre decisioni prese nel tempo e all’unanimità dal Consiglio Regionale, dall’Assemblea Capitolina e non per ultimo dal Consiglio Municipale, l’Amministrazione del cambiamento ha deciso di cambiare idea stravolgendo praticamente tutto. Ma a che pro? Perché la maggioranza ha deciso di rallentare fino all’arresto completo la discussione sull’uso di quella immensa struttura pubblica? Assegnerà quel complesso a qualcuno? Lo metterà a bando? Con quale progettualità? Siamo fortemente preoccupati perchè temiamo che le audaci manovre ammantino promesse elettorali a 5 stelle, forse troppo numerose o in conflitto fra loro, fatte a comitati, associazioni e quant’altro, sull’utilizzo dell’ex complesso San Tommaso all’Infernetto. Non vorremmo che – conclude il Segretario – per l’ennesima volta, per interessi legati alla imminente campagna elettorale, si paralizzi o si strumentalizzi la riqualificazione e l’utilizzo trasparente di una struttura pubblica, di proprietà dei cittadini, come l’ex San Tommaso all’Infernetto. L’Amministrazione pubblica non può e non deve permettere che interessi altri rispetto all’unico interesse che conta, cioè quello pubblico, travasino all’interno di quelle strutture trasformandole in qualcosa di “padronale” di fatto. Quei locali sono dei cittadini e devono essere gestiti direttamente dall’Amministrazione pubblica nell’esclusivo interesse pubblico. Su questo aspetto non faremo passi indietro nemmeno per prendere la rincorsa”.

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