Ostia, Picca – Santori (Lega): “Zingaretti latitante su emergenza ospedale Grassi”

Monica Picca - Fabrizio Santori

01/04/2021 “Le notizie e le informazioni che quotidianamente recepiamo dal nostro territorio ci confermano la gravità della situazione sanitaria oltre che economica. Le immagini che oggi abbiamo visto, così come le testimonianze dirette degli operatori dell’ospedale Grassi di Ostia, ci mostrano un Pronto Soccorso accerchiato e sovrastato dalla aggressione dell’evento pandemico. E’ una situazione sulla quale la Lega da mesi chiede al presidente Zingaretti di intervenire. Non c’è più tempo da perdere”. A denunciarlo in una nota sono Monica Picca, capogruppo della Lega in X Municipio, e Fabrizio Santori, dirigente romano della Lega.
“Il numero dei pazienti Covid che necessitano di cure supera di gran lunga la disponibilità dei posti di assistenza e ricovero che il Presidio Ospedaliero G. B. Grassi può offrire. Il sistema regionale è in sovraccarico critico da giorni. Le ambulanze ferme con pazienti a bordo sono la espressione del fallimento del sistema. A tutto ciò si aggiunge la carenza di personale medico ed infermieristico della ASL Roma 3 che da mesi come Lega andiamo denunciando”, proseguono Picca e Santori.
“A nulla sono servite le richieste di implementazione che il Direttore del Dipartimento di Emergenza da mesi invia alla Direzione Aziendale. Il personale in organico è ridotto ed impegnato da mesi in prima linea in questa che non può più non essere definita una guerra. Se non vi saranno decisioni tempestive ed energiche dovremo riconoscere di aver abbandonato i nostri difensori in balia del ‘nemico’ e non potremo poi recriminare sul cedimento del sistema. Rinnoviamo – concludono – le richieste di assunzione di responsabilità alla giunta Zingaretti ma soprattutto con forza chiediamo di abbandonare la politica delle parole per passare alla politica del fare. Assumere medici ed infermieri ora senza ritardi ulteriori è un dovere morale e sociale ed un obbligo gestionale. Non si vincono le guerre senza eserciti”.

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