Nel 1950 Attilio Lapadula ebbe l’incarico di progettare uno stabilimento balneare sul Lido di Ostia. Lo stabilimento doveva, secondo il programma, rappresentare quanto di più
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moderno fosse possibile realizzare nell’Italia del Dopoguerra. La sistemazione dell’arenile con il ristorante, le piscine (una delle quali olimpionica), le cabine e il sistema di percorsi, aree verdi e attrezzature rispettavano questo obiettivo.
Anche l’architettura doveva essere altrettanto “moderna”. Per questo, dopo aver progettato la struttura “a fungo” autoportante della rotonda-ristorante, Lapadula volle che fosse eseguita dall’impresa Nervi & Bartoli, che aveva messo a punto una tecnologia molto avanzata a conci prefabbricati. Lo stesso avvenne per il trampolino sostenuto da una struttura in ferrocemento circolare.
Il carattere innovativo venne compreso e apprezzato. Il Kursaal per molto tempo divenne lo stabilimento simbolo della rinascita di Ostia e del boom economico a Roma. Di tutto ciò oggi rimane solo la testimonianza dei film di Federico Fellini e Alberto Sordi che utilizzarono come set lo stabilimento.
(fonte S.a.n – Sistema Archivistico Nazionale)