NUOVO PARROCO PREFETTO – Giovedì don Roberto Visier convocherà i confratelli parroci delle chiese di Ostia, appartenenti alla prefettura diocesana XXVI, per consultarsi al fine di scegliere insieme chi, tra tutti, avrà il compito di servire gli altri fratelli e le parrocchie in qualità di nuovo parroco prefetto.
Il nome del confratello verrà, come da prassi, presentato al cardinale vicario per Roma di Papa Francesco S.E.R. Angelo De Donatis, che potrà dunque nominarlo ufficialmente. Il compito sarà quello di coordinare le parrocchie e partecipare in sede istituzionale. In una logica di rete cittadina, come stiamo vivendo sempre di più, sarà certamente un incarico affascinante.
I CANDIDATI – Tra i candidati a questo servizio di primum inter pares, di fratello maggiore, se non fosse confermato l’attuale don Roberto Visier, ci sarebbero i parroci: don Carol di Stella Maris, don Giovanni di Regina Pacis, don Franco di Nostra Signora di Bonaria, Padre Agostino di Sant’Aurea, don Pietro di Santa Monica, don Henry di Sant’Agostino Vescovo.
LA LINEA DI SUCCESSIONE – L’uscente prefetto, il parroco di San Nicola di Bari, è succeduto a don Salvatore Tanzillo, ex parroco della chiesa Sant’Agostino Vescovo, che a sua volta aveva raccolto il testimone da mons. Giovanni Falbo storico ex parroco della comunità ecclesiale di Santa Monica.
Nel corso degli anni la pastorale della prefettura lidense ha percorso una storia comune che l’ha vista passare per l’attenzione al progetto parrocchiale, curata da mons. Falbo in perfetta continuità alle linee del Concilio Vaticano II, con una prefettura che da qui irradiava su tutto il territorio, dove veniva recepita, la sua azione. Successivamente Ostia ha intrapreso un processo più ecclesiale orientandosi verso uno spirito d’interparrocchialità e di identità, con don Tanzillo, tanto che si iniziò seriamente a parlare di un percorso culturale e religioso delle chiese lidensi intorno alla figura del Santo Patrono Agostino. Infine con don Roberto Visier si è intrapresa una progressiva costruzione di questo percorso cittadino attraverso esperienze liturgiche comuni e itineranti, il servizio della carità e aprendosi alla cultura cristiana come strumento di dialogo tra realtà ecclesiali e laiche.
VESCOVI “IN USCITA” – Ma in linea di massima, nel corso di questi anni, assistiamo ad una importante continuità d’intenti: la sinergia tra le chiese di Ostia è cresciuta molto, come l’impegno sul Territorio, anche grazie alla spinta propulsiva dei Vescovi Paolo Lojudice e Gianrico Ruzza, ora rispettivamente Arcivescovo metropolita di Siena Colle Val d’Elsa, Montalcino e Vescovo di Civitavecchia e Tarquinia, e quasi certamente per desiderio dello stesso Papa Francesco, primo Pontefice di Santa Romana Chiesa a definire Ostia “Città” nella storica omelia del Corpus Domini appunto in Ostia Lido.
L’EREDITA’ DEL NUOVO PARROCO PREFETTO – In conclusione l’eredità che il prossimo parroco prefetto di Ostia ha di fronte ci parla di un maggiore spirito di comunione tra chiese, di una crescita nel servizio della carità verso le famiglie più fragili, di un risveglio culturale e identitario intorno al Santo Patrono Agostino verso una tanto attesa novità: una commissione cultura di prefettura che, dando l’esempio al mondo laico, sappia accogliere e raccogliere i talenti cristiani, organizzarli, magari calendarizzarli, per metterli al servizio di tutte le chiese e di tutta la città.
Perchè don Alexandre di San Vincenzo non è tra gli “eleggibili”?
perche’ fa parte della parrocchia di nostra signora di bonaria