L’EMERGENZA LIDENSE
Ci ha detto Papa Francesco proprio a Ostia: “(…) Quante persone sono prive di un posto dignitoso per vivere e del cibo da mangiare! Ma tutti conosciamo delle persone sole, sofferenti, bisognose: sono tabernacoli abbandonati. Noi, che riceviamo da Gesù vitto e alloggio, siamo qui per preparare un posto e un cibo a questi fratelli più deboli. Egli si è fatto pane spezzato per noi; chiede a noi di donarci agli altri, di non vivere più per noi stessi, ma l’uno per l’altro. Così si vive eucaristicamente: riversando nel mondo l’amore che attingiamo dalla carne del Signore. L’Eucaristia nella vita si traduce passando dall’io al tu. (…)” [03/VI/2018]. Oggi è data a Ostia la possibilità di mettere in pratica quanto mai queste parole.
La struttura Caritas (mensa ed ostello) di Ostia è sempre rimasta aperta nel corso della pandemia, riuscendo a non abbandonare gli ultimi, assicurandogli un alloggio e del cibo.
Oggi accade che, accanto alla movida del lungomare ostiense e romano, seppure ridotta al tempo del covid, si nasconde malamente nelle pieghe degli angoli bui, chi non riesce ancora a reinserirsi nella nostra società cosiddetta civile. Se passeggiamo la sera per quei luoghi vediamo stridere due realtà vicine pochi metri ma distanti nello stesso tempo, esistenzialmente, anni luce. Dà quasi fastidio gustare il proprio cocktail scherzando con i conviviali camminando a fianco a chi è raggomitolato sotto degli stracci a grattarsi le pulci addosso. Allora tanti tornano a casa e maledicono sui social questa gente che non dovrebbe trovarsi lì; c’è chi vorrebbe sparissero questi ‘barboni’, dicono.
No, noi non vogliamo fare questa fine, vogliamo rimanere civili e piuttosto che maledire il buio vogliamo accendere una candela. Allora se senti questo, diventa un volontario e vieni ad aiutarci a colmare il vuoto abissale tra quelle due realtà e costruire un Ponte di valori e umanità.
Ce n’è un grosso bisogno proprio oggi: la maggior parte dei volontari si sono ritirati perché non più giovanissimi nell’età e quindi a buon rischio. Inoltre sono venuti a mancare i giovani delle scuole e dei gruppi che da tutta Italia venivano a fare esperienza di servizio, soprattutto nel periodo estivo.
Per mantenere questo segno della Carità della Chiesa di Roma, facciamo appello a tutte le persone di buona volontà che possano mettersi a disposizione come volontari anche in questi mesi estivi.
Chiunque voglia può contattarci a questi recapiti:
Telefono: 065690999
Email: ostia@caritasroma.it
Indirizzo: Lungomare Paolo Toscanelli 176
I SERVIZI
Chi poi voglia impegnarsi con continuità potrà poi operare anche nei servizi igienici e nelle docce per i bisognosi che verranno riattivati quanto presto e presso la Chiesa San Nicola di Bari (Ostia, Via Passeroni), San Carlo di Sezze (Acilia) grazie anche al prezioso aiuto dell’ Unitalsi di Ostia, a Sant’Egidio e alle Vincenziane.
Caritas della Prefettura di Ostia e della Prefettura di Acilia (Diocesi di Roma) coordinano le realtà presenti nelle varie parrocchie del Territorio del X Municipio di Roma, le CARITAS PARROCCHIALI (piccoli gruppi di chi ‘si rimbocca le maniche’ presenti in tutte le parrocchie). Nelle Caritas Parrocchiali si esprime una testimonianza della carità dell’intera comunità cristiana; in alcune di esse sono stati istituiti gli importanti Centri di Ascolto dove è possibile trovare qualcuno anche per parlare e per chiedere consigli. Le persone che potremmo trovare sono formate in questo senso.
La solidarietà lidense si regge su questi importanti baluardi che tuttavia vanno sempre rafforzati; oltre alle Caritas Parrocchiali ricordiamo la Comunità di Sant’Egidio, che si occupa dei pasti per i senza tetto, c’è il Mercatino Sociale all’Appagliatore, un servizio municipale che raccoglie spese sociali e attiva una sorta di ‘banca del tempo’. Oltre a decine di altre iniziative ci piace menzionare anche il gruppo “Rinaldo in Caritas”che svolge poi un servizio di mercatini solidali per raccogliere donazioni al fine di pagare qualche bolletta ogni tanto a chi affoga nel debito. Infine come non ricordare i ragazzi dell’Alternativa Onlus sempre attivi nel corso degli anni per i senza fissa dimora.
E l’ultima nata è la Stiva della Ciurma, dove si può mandare una foto con il tuo cellulare di un oggetto che non utilizzi più (al whatsapp al numero 3802020375 o sul sito http://www.associazionelaciurma.com/la-stiva.html ) in modo che un volontario poi venga a prenderlo al momento che sia stato individuato da chi ne ha bisogno.
La sfida futura della Caritas di Ostia e delle altre Prefetture diocesane presenti nel X Municipio di Roma sarà certamente, oltre a quella sulle strade, una partecipazione più costante e continuativa alle riunioni istituzionali e un rimando poi informativo alle diverse realtà periferiche. La presenza alle Consulta del Volontariato e dell’Inclusione Sociale permetterebbe il collegamento con la società prettamente laica con il potenziamento della rete sociale sempre più capillare in modo da riuscire a raggiungere chiunque in difficoltà.
IL SERVIZIO CIVILE IN CARITAS:UNA PROPOSTA DI LAVORO PER I GIOVANI
Il Servizio Civile Nazionale Caritas nasce è un tentativo di costruire una società capace di dialogare e di affrontare i conflitti senza pagare il dazio alla violenza. Da esperienze di volontariato in Caritas, come quelle di questo appello, possono poi strutturarsi percorsi appunto lavorativi in Caritas a livello di part-time. Un Servizio Civile Nazionale in Caritas è poi una grande opportunità curriculare per chi intraprenderà occupazioni a contatto con la gente, sia di relazione, sia di assistenza, sia di comunicazione.
Ma a un livello generale e formativo il servizio civile può diventare l’elemento provocatore rispetto ad un sociale che si deve muovere nella prospettiva dei diritti per non accontentarsi di diventare il complice di una politica dell’elemosina che ha come piccolo obiettivo quello di regalare ai più deboli solo le briciole dell’ assistenza.
I PROGETTI CARITAS
I progetti presentano alcuni aspetti qualificanti dai quali non possiamo prescindere per un proposta di servizio civile realmente significativa:
La Pace. Una Pace che trova nella ricerca della giustizia il fondamento necessario al suo evolversi. Operare nel sociale significa aggredire quelle cause di malessere che vengono da scelte strutturalmente violente e possono originare conseguenze altrettanto violente. La prospettiva del servizio deve svilupparsi sugli scenari del bene comune, dentro la complessità di una società che continua non solo tollerare e ma ad alimentare povertà.
La formazione. Strumento chiave per qualificare la scelta del servizio civile, è intesa sia come comunicazione e interscambio di competenze che come accompagnamento dei giovani verso i percorsi della solidarietà. Un’occasione per intercettare le richieste di senso che i giovani fanno alla società e ai modelli che essa propone.
La cittadinanza attiva e responsabile diventa quindi l’obiettivo pedagogico: una cittadinanza capace di esprimere in forme di lotta e di nonviolenza l’attenzione ai poveri e agli ultimi, non in termini di assistenza ma in termini di promozione e di conquista di diritti.
L’educazione alla giustizia, radicata nell’approfondimento della dimensione teologica della carità, deve permettere al servizio civile di potersi inserire con naturalezza e come sbocco vocazionale significativo nei percorsi educativi che accompagnano i giovani nella loro crescita umana e cristiana.
Per conoscere i progetti Caritas e le modalità di partecipazione vedi i nostri progetti
COSA FA CARITAS IN GENERALE
Servizi e Opere