Malafede: Menzio – Gioja, partono i lavori all’incrocio “maledetto”


28/7/2020 – Al via i lavori di messa in sicurezza dell’incrocio via Menzio-via Gioja a Malafede. Dopo anni di attesa, a seguito di svariati incidenti, di cui uno mortale, finalmente i cittadini del quartiere hanno visto comparire operai e macchinari in un crocevia apparentemente tranquillo ma che, a causa dell’ampiezza delle due strade che si incontrano, più volte, giorno e notte, diventa all’improvviso scenario di brusche frenate, litigi, sinistri evitati all’ultimo secondo, molti altri avvenuti. E ad aggravare la situazione, la presenza di tre scuole nelle immediate vicinanze: l’incrocio ha sempre rappresentato un pericolo non solo per i veicoli, ma anche per i pedoni, famiglie che attraversano le strade per accompagnare i bambini.
“E’ dal 2016 che sollecitiamo le istituzioni per un intervento significativo di messa in sicurezza – dichiara Roberto Trapani, Presidente dell’Associazione Axamalafede-Villa Fralana– ed un primo risultato, grazie all’interazione con la Polizia di Roma Capitale del Gruppo di Ostia, è stata l’assegnazione di zona 30 Km orari per le strade di grande scorrimento. In seguito il nostro unico interlocutore, serio ed affidabile, è stato il Presidente della Commissione Mobilità di Roma Capitale, Enrico Stefano. Con lui abbiamo seguito la fase progettuale del piano di messa in sicurezza dell’incrocio, partecipando ai vari tavoli con l’Agenzia della Mobilità.” Incontri in cui era stato promosso, ancora una volta da Enrico Stefano, il progetto di una nuova linea ATAC di collegamento fra il quartiere e l’Eur. Un’azione voluta dall’Associazione e sostenuta da una raccolta di migliaia di firme, bloccata dal voto contrario dell’attuale governo del Municipio X.
“E’ stato un percorso lungo ed accidentato – conclude Trapani – e se siamo arrivati al traguardo lo dobbiamo al costante lavoro di un team ideale composto dall’Associazione, i cittadini che ci hanno sostenuto, ed ultimo ma non per ultimo Enrico Stefano, unico vero artefice delle istituzioni.”

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