La chiesa IPL evangelica “Arca” ha donato del latte alle famiglie bisognose della comunità cristiana ortodossa ostiense di origine rumena. Altro latte è stato portato ad alcune famiglie di Ostia e di Idroscalo.
“Vangelo e Poveri ci riuniranno”, aveva detto Papa Francesco qualche anno fa, e a Ostia questo accade davvero grazie a Dio che opera anche attraverso le persone. Ostia è Roma da anni i partecipanti a questo percorso, che si identifica con il simbolo della Tenda di Dio, cerca di portare questa buona notizia al Santo Padre ma ancora non è riuscito nel desiderio di incontrarlo. Edificare ed edificarsi in questo abbraccio potrebbe essere davvero consolatorio, soprattutto in questi momenti storici, per chi, con grande fatica e sotto tanti attacchi, percorre il sentiero tortuoso della riconciliazione tra gli uomini di buona volontà. Incontrarsi tra chi condivide sofferenze simili sarebbe importante.
Il pastore ap. Mario Basile ha voluto dare così un segno di Unità attraverso la Carità oltre che partecipare tutti i mesi alla rubrica giornalistica locale Ut Unum Sint (su DUILIO magazine) che affronta i temi non solo cristiani, ma anche sociali e culturali, a livello Ecumenico (con la partecipazione del Parroco e prefetto di Ostia don Roberto Visier e di Padre Gheorghe Militaru). La rete Pacis opera di fatto continuativamente dal 2009/10, oltre che per l’unità delle chiese e dei cristiani sul Territorio, anche per il dialogo religioso quanto mai importante anche in questo momento. (in queste ore alcuni referenti della rete Pacis stanno cercando un posto per garantire anche ai mussulmani di Ostia la preghiera per la prossima loro ricorrenza religiosa, nda).
Anche durante il lockdown per Covid il gruppo di volontariato La Stiva, insieme al gruppo del Buon Samaritano e di Rinaldo in Caritas, inseriti nella rubrica social del X Municipio di Roma, hanno organizzato spese alimentari per diverse famiglie grazie alla donazione della Chiesa IPL di Val Lagarina in Isola Sacra (Comune di Fiumicino), della Chiesa Ortodossa sulla Via Ostiense “Ingresso del Signore a Gerusalemme”.
“Ci sono persone, famiglie nella solitudine delle loro case – dichiarano dalla Ciurma Associazione – che sono paragonabili a quei naufraghi che vediamo spesso in tv. Bisogna allora vincere le correnti e le onde della superficialità e dell’indifferenza per giungere a loro e portare un po’ di sollievo. Questo però – conclude la Ciurma – non può farsi se non immaginando l’instaurazione di una relazione di un rapporto con le persone e le famiglie, perchè calare un pacco dal cielo è come guardare il dito anzichè la direzione dove poter salvarsi.”
[Associazione La Ciurma – SDT]