26/06/2020 – Le vistose spaccature che si possono riscontrare sulle canne fumarie delle palazzine popolari di via Mario Ruta e via Marino Fasan, ad Ostia, mettono in luce un’altra vistosa ed annosa spaccatura: quella drammaticamente reale tra Comune di Roma e cittadini sempre più esasperati. Nei giorni scorsi, ennesima denuncia depositata dagli inquilini per la profonda crepa presente su un camino, già segnalata due anni or sono e sempre più pericolosa, poiché a ridosso della ringhiera del balcone.
“La risposta a mezzo mail di Roma Capitale fu già allora deludente, nella forma e nei contenuti – spiega Paola Schintu, rappresentante Unione Inquilini di Ostia, che aggiunge – è assurdo che l’assessore alle Politiche Abitative Valentina Vivarelli non abbia mai rilasciato dichiarazioni sulla situazione degli stabili ‘ex-Armellini’. Non abbiamo saputo nulla, poi, dall’Agenzia delle Entrate, incaricata con 125mila euro nel ruolo arbitrario delle perizie per le 41 palazzine interessate nella trattativa di vendita tra la ‘Moreno Estate’ e il Campidoglio”.
“Purtroppo – denuncia Leonardo Di Matteo, dell’assemblea romana del PD – si tratta dell’ennesimo atto vessatorio ai danni di 1042 nuclei familiari che da oltre vent’anni continuano a vivere in abitazioni a forte rischio strutturale, per questo chiamate ‘case di sabbia’”.
Una situazione dimenticata dall’Amministrazione comunale, come spiega Giovanni Zannola, consigliere PD di Roma Capitale: “Dalla sentenza del 2018 ad oggi riceviamo solo i soliti ‘stiamo lavorando’, senza l’evidenza di un reale passo in avanti. Per questo – annuncia Zannola – interrogheremo di nuovo l’assessore Vivarelli, affinché venga ufficialmente reso noto lo stato dell’arte. Dovranno spiegarci se il tavolo con la proprietà sia proseguito, dando i frutti sperati, oppure se siamo ancora in fase di stallo”.
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