Pedonalizzazione del Lungomare, la polizia locale: “Il progetto ci lascia perplessi”


17/06/2020 – La pedonalizzazione del lungomare di Ostia preoccupa. In primis la polizia locale del X gruppo che si troverà in prima linea nel garantire la sicurezza delle persone che sfrutteranno la chiusura dei 5 km di strada compresa tra piazza Giuliano da Sangallo e la Rotonda. Preoccupa soprattutto alla luce per la prima volta da anni dell’assenza dello stanziamento dei fondi che consentono di effettuare gli straordinari necessari per assicurare una maggiore presenza dei vigili urbani sulle strade. Se nel frattempo sembra slittare l’avvio della pedonalizzazione di una quindicina di giorni a causa delle difficoltà che l’amministrazione starebbe incontrando nell’attuare la pedonalizzazione del lungomare nel rispetto di tutte le realtà coinvolte, in prima linea commercianti e balneari, lo scorso 15 giugno sono scaduti i termini del bando per i chioschi mobili da posizionare sul lungomare. Uno dei pochi elementi sembrerebbe chiaro nel quadro complessivo della pedonalizzazione. Di fatto al momento non è stato illustrato il progetto, ed a parte qualche dichiarazione, di “su carta” sembra esserci poco.

Una carenza di informazione denunciata anche da Raffaele Paciocca, RSU CISL FP e Andrea Venanzoni, Dirigente CISL FP. “Siamo ormai giunti al presunto avvio della pedonalizzazione del Lungomare di Ostia e nonostante la imminenza di una data così delicata il Gruppo X Mare della Polizia Locale è tenuto, come i cittadini, all’oscuro dei dettagli e dei particolari tecnici di una misura non solo molto impattante sulla viabilità e sulla sicurezza cittadina ma anche sulla operatività del Comando, già alle prese con moltissime incombenze aggravate dall’estate imminente. Il progetto suscita in noi delle motivate e tecniche perplessità afferenti lo schema viabilistico complessivo, il regime autorizzatorio, gli incombenti di safety che ricadono nella normativa di pubblica sicurezza: si tratta di elementi che vanno chiariti per non creare difficoltà a chi poi sarà chiamato a vigilare sul rispetto delle regole.
A queste criticità, se ne aggiungono altre squisitamente gestionali e organizzative.
Storicamente il gruppo lidense, per motivazioni agevolmente comprensibili, è sempre andato in difficoltà in estate, dovendo assistere alla decuplicazione dei propri compiti e delle proprie incombenze: ma con abnegazione, buona volontà e professionalità, si è sempre sopperito alle mancanze tanto gestionali quanto di organico.
Questa volta però, oltre a una totale assenza di razionale pianificazione dei servizi, al mancato coordinamento di pattuglie inviate da Roma in modo estemporaneo e senza che il Gruppo di Ostia, e il suo dirigente, siano messi in condizione di sapere quali compiti queste pattuglie dovranno svolgere una volta sul territorio, prendiamo anche atto che per la prima volta al Comando non sono state nemmeno inviate da Roma dotazioni di risorse economiche per lenire la carenza di personale. Una carenza di personale che lamentiamo, inascoltati, da tempo. Nei weekend, momenti più caldi non solo in senso climatico, il numero del personale diviene drammaticamente scarso. Questa scarsità si riverbera in negativo sulla sicurezza operativa degli agenti e sulla efficienza dei servizi da erogarsi alla cittadinanza. Per altro, come riportano le drammatiche cronache di questi giorni la fine del lockdown è stata contraddistinta da una impressionante mole di sinistri stradali gravi, gravissimi e ad esito mortale, delicatissimo lavoro quotidiano per le donne e gli uomini della polizia locale. Questi eventi – concludono – assorbono spesso l’intera aliquota dello scarno personale presente in servizio, lasciando scoperto il presidio del territorio. Siamo seriamente preoccupati e vogliamo ricordare all’amministrazione che è responsabile della sicurezza dei suoi dipendenti: qualunque mancanza, qualunque vulnus sarà stigmatizzato nelle sedi competenti”.


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