Il MedNet era in regola. Non andava demolito. La sentenza del Tribunale di Roma


15/02/2019 – Il MedNet non era abusivo e quindi non andava demolito. La sentenza che stabilisce la regolarità della struttura in concessione a Fabrizio Fumagalli arriva dal Tribunale di Roma. Ieri infatti il giudice Alessandra Cuppone ha messo un punto sul processo avviato da Roma Capitale che aveva accusato Fumagalli di aver costruito abusivamente la struttura gestita da oltre 40 anni.

Un’assoluzione piena data perchè “il fatto non sussiste” e quindi la struttura in regola, lo scorso 11 dicembre non doveva essere demolita. Un intervento – costato alle casse comunali circa 30mila euro tra la demolizione della struttura e la rimozione della pedana, entrambe in legno – a cui aveva presenziato anche il sindaco Virginia Raggi che era stato presentato come l’occasione per ripristinare la legalità sulle spiagge del Litorale Romano. Se non fosse che per il tribunale quella legalità Fumagalli l’aveva sempre rispettata.

Nel 1999 infatti Campidoglio e enti coinvolti nel corso di una conferenza dei servizi avevano dato il via libera alla sostituzione dei due vecchi container risalenti agli anni ’70, che ospitavano precedentemente il circolo velico, con la struttura del MedNet. Era stato il Comune di Roma che se da una parte aveva autorizzato l’intervento dall’altra non aveva rilasciato il titolo edilizio, nonostante le ripetute sollecitazioni. 
“Il Tribunale Penale di Roma – ha commentato la sentenza Fabrizio Fumagalli sul suo profilo Facebook – mi ha restituito la serenità riconoscendo che le accuse di abusivismo edilizio riferito al Med sono inesistenti, sono stato “ASSOLTO PERCHE’ IL FATTO NON SUSSISTE”. Mi auguro che la Politica e soprattutto l’Amministrazione aprano una riflessione seria sulla facilità con cui si sono accomunati fatti di Mafia e di Corruzione nella Pubblica Amministrazione con una intera categoria di imprenditori balneari”.
IL VIDEO DELLA DEMOLIZIONE


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