Municipio, ufficializzate le dimissioni dell’opposizione dalle commissioni


03/12/2018 – L’avevano annunciato giovedì scorso al termine del consiglio municipale e questa mattina la promessa è stata mantenuta. I consiglieri dell’opposizione del X Municipio hanno infatti presentato le dimissione da ogni commissione. Una protesta che arriva dopo l’approvazione del bilancio municipale senza la presenza della minoranza (lo abbiamo raccontato in questo articolo) giustificata con il rientro in aula in ritardo dopo una pausa per la cena stabilita dopo una seduta fiume in cui proprio il bilancio del X era all’ordine del giorno.
“Stamattina alle 9 – così come tutti i colleghi di opposizione – ho protocollato le mie dimissione da ogni commissione di cui sono membro: scuola, lavori pubblici, commercio e turismo, controllo e garanzia”. Annuncia Andrea Bozzi, capo della liste civiche Ora e Un Sogno Comune in Municipio X. “Poi alle 9,30 ho partecipato alla Commissione Scuola, perché un consigliere ha diritto di partecipare alle Commissioni comunque, anche se si dimette da membro. E infatti continuerò a seguire le commissioni come ho sempre fatto, da un anno a questa parte, perché non ci devono rimettere i cittadini che rappresento. Ma lo farò quindi senza prendere più i gettoni di presenza, cioè i rimborsi che ci spettano, visto che non ne ho più diritto non essendo membro. Perché per me i valori della correttezza, del rispetto e della dialettica democratica, sono imprescindibili. E quello che è successo giovedì scorso durante l’approvazione del bilancio, invece, è qualcosa di ignobile, di cui questa maggioranza a cinquestelle deve assumersi le responsabilità. Non ci facciamo mettere i piedi in testa, soprattutto non ce li facciamo mettere da una maggioranza politica che si dimostra, oltre che debole e inconcludente politicamente, assai meschina e prepotente. Aver approfittato di un ritardo dalla pausa cena di sei minuti dell’opposizione, infatti, per votarsi da soli il bilancio in fretta e scappare via dall’Aula, e stato un atteggiamento vergognoso da parte della maggioranza”.

“Ci fa sorridere – spiega invece Mariacristina Masi, Capogruppo di Forza Italia in X Municipio – il Sindaco che fa proclami sul bilancio partecipato. In realtà Roma decide è l’ennesimo bluff del M5S perché mentre in un quartiere si finge di coinvolgere i cittadini in un bilancio partecipato, in un altro si nega il confronto leale anche alle opposizioni, approfittando di sei minuti di ritardo della minoranza, in una pausa concordata, per votare tutto alla chetichella e scappare a gambe levate prima del nostro ritorno. Una scena da film, mai vista prima. Quando siamo tornati li abbiamo visti andare via a passo svelto per le scale. Il fuggi fuggi del Movimento. Se questa è l’inversione di rotta caro Sindaco, ci riporti indietro, quando almeno ci era concesso di dibattere, discutere, confrontarci a viso aperto, anche fino a tarda notte se era necessario. Adesso l’impegno dei consiglieri pentastellati è part time e si è addirittura votata la deliberazione finale in soli cinque minuti. Se questa è democrazia. La verità è che, ogni tanto, dovrebbe ricordarsi di essere il Sindaco della città e non solo dei grillini. La invitiamo a venire in X Municipio così le spieghiamo noi, verbali alla mano, come è “partecipata” questa sua consiliatura di cambiamento. Siamo stanchi di una propaganda, spesso menzognera e abbiamo lanciato la campagna “Smascheriamo i #bugiardiseriali” – conclude – in cui stiamo mostrando e mostreremo tutte le contraddizioni e i falsi proclami del Movimento Cinque Stelle”.

“Depositate le dimissioni da tutte le Commissioni da parte di tutta l’opposizione come risposta ai 5 Stelle  al voto del bilancio nella pausa senza le minoranze. Ora si azzerà tutto e si chiedono le dimissioni del Presidente del Consiglio che doveva garantire la correttezza del voto. Questa vicenda che non ha precedenti è la cifra del rispetto  delle istituzioni democratiche dei 5 Stelle e della loro pericolosità e conclude un anno di amministrazione del X Municipio fallimentare e arrogante”. E’ quanto dichiarano Athos de Luca e Margherita Welyam.

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