Ponte della Scafa, esposto dei sindacati della polizia locale al Prefetto


27/08/2018 – “Con l’esposto della Segreteria CISL enti Locali a firma del Segretario Cosentino, prosegue fermamente la nostra azione sindacale di stigmatizzazione di una gestione della chiusura del Ponte della Scafa oggettivamente deficitaria e che sta esponendo il personale delle Polizie Locali di Fiumicino e di Roma, segnatamente del X Mare, a responsabilità e rischi”. Lo dicono in una nota Raffaele Paciocca RSU Cisl FP e Andrea Venanzoni Dirigente Cisl FP.
“Sin da subito – proseguono – avevamo rilevato a mezzo stampa come mancassero indirizzi operativi, disposizioni chiare, decisioni formali da parte degli organi istituzionali competenti, e come di conseguenza gli ufficiali e gli agenti dislocati alle chiusure del Ponte fossero stati costretti a vivere operativamente alla giornata e ad assumere decisioni gravide di potenziali conseguenze esiziali, rimesse in buona sostanza al singolo operatore. Situazione paradossale posto che si sono accavallati incontri e riunioni tra organi amministrativi, riunioni da cui sarebbero emerse deroghe alla iniziale ordinanza di chiusura, deroghe però mai formalizzate in un testo normativo e rimesse a mere comunicazioni.
Questa chiusura impatta sulla viabilità e sulla vita di centinaia di migliaia di persone, e taglia fuori non solo l’Aeroporto ma anche i presidi sanitari, con tutte le gravissime conseguenze facilmente immaginabili.  Stigmatizziamo altresì nella maniera più forte la mancata formalizzazione di indirizzi operativi da fornire al personale impegnato in chiusura. Spiace poi molto dover constatare, dalle parole del vice capo di gabinetto di Roma Capitale in una sua lettera indirizzata al Comando Generale, che mentre i colleghi sul posto dovevano e devono fronteggiare pendolari inferociti, mettendo a repentaglio la loro incolumità fisica e giuridica, nessun dirigente del Corpo partecipava alle riunioni tra istituzioni. Infine, rileviamo il mancato, assoluto, coinvolgimento delle sigle sindacali cui una sia pur minimale informativa sarebbe stata dovuta e che avrebbero potuto fornire con la loro esperienza un contributo a questa situazione davvero difficile per cercare di lenire anche l’impatto sulla vita della cittadinanza. Questa mancanza di interlocuzione – concludono – non giova a nessuno, di sicuro non ai lavoratori messi a rischio su strada e chiamati a sopperire alle carenze delle varie amministrazioni né alle decine di migliaia di cittadini pendolari”.


1 COMMENTO

  1. La prima voce che sento a favore dei cittadini, che sono trattati come un fastidio da tutti i rappresentanti dei Comuni di Ostia e Fiumicino

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