Municipio, dipendenti aggrediti e picchiati. Scattano le denunce


07/05/2018 – L’esasperazione per i disservizi dell’amministrazione sono sfociati nella violenza. Nei giorni scorsi infatti in 2 casi i dipendenti sono stati aggrediti e picchiati da altrettanti utenti nella sede di via Claudio e in quella di via dei Passeroni. Due episodi entrambi denunciati ai Carabinieri che sono sintomatici delle gravi condizioni in cui sia l’utenza sia il personale capitolino si trovano a vivere ogni giorno.

“Abbiamo appreso con sconcerto dei gravissimi fatti occorsi di recente a dipendenti municipali dei servizi sociali e degli sportelli anagrafici, aggrediti, minacciati e feriti da parte della utenza. Una vicenda gravissima e che ha visto in un caso addirittura il ferimento con tanto di referto del pronto soccorso del dipendente dei servizi sociali. Entrambe le vicende sono state debitamente denunciate all’Arma dei Carabinieri, per l’adozione dei provvedimenti di conseguenza e la trasmissione degli stessi alla autorità giudiziaria”. A denunciarlo è Raffale Paciocca delegato Cils Fp.
“Come CISL FP esprimiamo totale solidarietà ai due dipendenti, in tutta evidenza “colpevoli” solo di prestare il loro difficile servizio in un clima sempre più incandescente e in strutture palesemente sotto-organico. La sicurezza dei lavoratori è fondamentale ma essa non passa solo ed esclusivamente mediante il rafforzamento dei dispositivi di vigilanza: la sicurezza passa anche attraverso una comunicazione istituzionale delle autorità municipali, tanto politiche quanto amministrative, più responsabile e consapevole dei mezzi a disposizione e dei limiti. Non si possono infatti ingenerare sempre nuove aspettative nella cittadinanza, gravando gli esausti e sempre meno numericamente consistenti dipendenti municipali di nuove attribuzioni, compiti, funzioni, da svolgere magari in tempi celerissimi e nella generale esasperazione della utenza accortasi suo malgrado che le promesse delle autorità politiche e amministrative non erano altro che mere promesse.
Non viviamo nel migliore dei mondi possibili e – conclude Paciocca – proprio per questo pur sapendo che nulla mai giustifica la violenza, dobbiamo anche pensare praticamente che in termini organizzativi e gestionali l’esasperazione della utenza, un insieme assai eterogeneo e composito in chiave sociale e culturale, in un territorio poi così difficile, può esporre a seri rischi i dipendenti”.


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