GUARDA IL VIDEO – 23/03/2018 – “Questa mattina il PD ha protestato sulla spiaggia di Ostia con cartelli e megafono mentre si procedeva all’abbattimento del chiosco che in passato fu gestito dalla associazione Libera, cui seguirà la distruzione di tutti gli altri chioschi realizzati dal comune sulle spiagge libere, per assicurare alle famiglie che non si possono permettere di pagare lo stabilimento i servizi minimi per trascorrere una giornata al mare”. Hanno partecipato alla manifestazione tra gli altri Athos de Luca e Margherita Welyam consiglieri del PD, il segretario Flavio de Santis, i giovani democratici, associazioni impegnate da anni sulla battaglia delle spiagge e Agostino Biondo che si occupa del litorale per il PD. “La giunta a 5 Stelle salva gli abusi e la illegalità della lobby potente degli stabilimenti, non apre nuovi varchi per accesso al mare, non abbatte neppure un un metro di lungo muro, non fa rispettare le dimensioni autorizzate, non revoca le concessioni ma abbatte i chioschetti di legno del comune privando le spiagge libere dei servizi presenti in tutte le spiagge (ombrelloni, sdraio e minimo confort bevande e consumazione) il che spingerà i bagnanti verso gli stabilimenti. Si parla di lotta alla illegalità di infiltrazioni dei clan sul litorale di Ostia ma non avendo il coraggio di affrontarla la dove spadroneggia si trova il diversivo dei chioschi togliendo servizi nelle spiagge libere dove va chi non può permettersi lo stabilimento! La giunta Raggi ha avuto due anni per assicurare con regolare bando il funzionamento delle otto spiagge libere ma non ha fatto nulla ed ora vuole risolvere il problema distruggendo tutti i chioschi realizzati con i soldi pubblici limitandosi a fare la pulizia e istallare bagni chimici sulla spiaggia per cui non ha ancora neppure fatto i bandi.. Nei cartelli del PD si leggeva “5 stelle tradisce il mare”, “Giù i chioschi pubblici e salvo il lungomuro”, “Il municipio salva la illegalità negli stabilimenti”. Martedì battaglia in Commissione Ambiente al Municipio. “E’ una brutta storia – conclude Athos de Luca – che penalizza il diritto al mare dei cittadini nelle spiagge libere, favorisce gli stabilimenti e chiude gli occhi di fronte ai loro gravissimi abusi, nella quale vogliamo vederci chiaro”.