Spiagge, Di Giovanni: “Gravi e infondate le accuse di De Luca nei miei confronti”


27/03/2018 – “Gravi le affermazioni del Consigliere De Luca (PD), che oggi in Commissione Ambiente del X municipio, ha rivolto verso la mia persona, accuse diffamatorie, prive di ogni fondamento e lesive della mia dignità”. Cosi in una nota il Capogruppo del Movimento 5 Stelle Antonio Di Giovanni.
“Il Consigliere del Partito Democratico, ha sostenuto nel suo intervento, che il Movimento 5 Stelle ha abbattuto i chioschi di ponente per fare un favore agli stabilimenti balneari, infiltrati dalle mafie, mentre contemporaneamente lo stesso ha asserito che i chioschi davano un servizio alla cittadinanza, essendo privi di queste ingerenze criminali. Nel mio intervento di replica invece, sono stato molto chiaro su certe dinamiche relative alla gestione di quelle spiagge, e ho letto alcuni passi importanti dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere del Tribunale di Roma n. 47412/2015 e 34761/2016 della Giudice per le indagini preliminari dr.ssa Simonetta D’alessandro, nell’ambito del recente arresto dei componenti della famiglia Spada.
Ho chiarito al Consigliere del PD che all’interno della relazione del giudice, in un passaggio relativo intercettazione dell’ex Presidente del X municipio Paolo Orneli (PD), in colloquio con un dirigente del IX Dipartimento di Roma, c’è uno specifico e dettagliato riferimento alla famiglia Triassi, colpevole di aver occupato la spiaggia data in concessione alle Suore dell’Istituto Santa Maria Immacolata, dove, lo stesso presidente, afferma al telefono “dobbiamo metterci a posto … sarà necessario invitare quelle persone, per parlarci insieme alle monache”.
In risposta a quanto da me relazionato nel mio intervento, il Consigliere De Luca ha detto pubblicamente, facendo il mio nome, che sono io al contrario dell’esponente del suo partito, ora in Regione Lazio, che parlo con i Triassi e con Balini.
Rammento ad Athos De Luca (PD), quello che il suo partito, con Andrea Tassone, arrestato nell’ambito dell’inchiesta di Mafia Capitale, ha rappresentato su questo territorio.
E di certo rammento ulteriormente, al pretestuoso quanto offensivo De Luca, che non ero io quello fotografato nel 2003 sulla ex “spiaggia dei vigili”, cosi denominata, insieme a Paolo Orneli, Valter Veltroni, Vito Triassi capo clan mafioso del litorale romano e il suo genero Alfredo Colaci, che udite… udite… erano i gestori del chiosco durante il periodo in cui lo stesso Orneli (PD) aveva la delega al litorale.
Pertanto, per tutelare la mia dignità e quella della mia famiglia, oltre che del mio ruolo all’interno delle Istituzioni del Consiglio del X Municipio di Roma Capitale, come Consigliere, – conclude Di Giovanni – provvederò a querelare De Luca e risolvere questo increscioso episodio nell’aula più appropriata; quella del tribunale”.


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