17/1/2018 – L’erosione dell’arenile della costa a sud del Canale dei Pescatori di Ostia ha raggiunto livelli insostenibili, non solo ha aggredito le strutture degli stabilimenti balneari, tanto da limitarne pesantemente la fruibilità per la imminente stagione balneare, ma anche gli edifici di pertinenza demaniale e la stessa sede stradale. La situazione è così grave che, alla prossima mareggiata, si rischia il crollo della carreggiata del lungomare Lutazio Catulo.
“Tutto questo è ancora più pesante per l’indifferenza del Comune di Roma e del X Municipio, a cui la Legge Regionale sulla Difesa del Suolo affida la responsabilità della manutenzione dell’arenile – dichiara Rosella Pizzuti presidente del S.I.B. Lido di Roma – che più volte abbiamo sollecitato, evidenziando la gravissima situazione”.
“E’ altrettanto grave – rincara Ruggero Barbadoro presidente di FIBA – Confesercenti – visto che la Regione Lazio ha progettato, finanziato e appaltato un’opera di difesa già nel 2011, ma senza mai dare il via ai lavori”.
“Non si tratta più di un evento accidentale, – spiegano Sib e Fiba – ma di negligenze gravi che minano il valore turistico del Lido di Roma ed il Patrimonio dello Stato. Stupisce che questo dramma sia ignorato dal dibattito politico, che dovrebbe interrogarsi sull’efficienza dell’Amministrazione. La mancanza di dialogo con l’Amministrazione, che disconosce il ruolo positivo delle imprese balneari, nel garantire sviluppo ed occupazione anche al Lido di Roma, ci costringe a denunciare questo comportamento omissivo sino anche illegale”.
SANTORI (FDI) – “Le spiagge laziali si stanno consumando sotto i colpi dell’erosione costiera, e la Regione Lazio non muove un dito per impedire questo disastro ambientale ed economico. Ogni giorno ci arrivano segnalazioni disperate da parte di cittadini e operatori balneari accompagnate da fotografie di una situazione drammatica, con interi tratti di costa ingoiati dal mare. E’ inconcepibile che il presidente Zingaretti non abbia programmato un piano di intervento sul litorale per evitare questa sciagura visto lo stato di abbandono e le criticità che si riscontrano su 80 km dei 330 complessivi della costa laziale. La nuova stagione balneare è a rischio in luoghi come Fregene, Ladispoli, Ostia o Nettuno, da nord a sud del Lazio. Già durante la discussione della legge di stabilità regionale 2017 avevamo presentato in Consiglio regionale un ordine del giorno che impegnava la giunta Zingaretti ad accelerare il ricorso ai fondi europei per la tutela della costa laziale, attivando una mappatura delle aree maggiormente a rischio di erosione e un piano operativo di interventi. Ma la negligenza del centrosinistra ha fatto sì che oggi un intero settore commerciale e il suo indotto, che danno lavoro a migliaia di persone, siano in una situazione disperata. Una volta al comando della Regione, riattiveremo i milioni di euro dei progetti europei Coastgap e Medsandcoast che Zingaretti non ha sfruttato, intervenendo in maniera massiccia sul ripascimento costiero per la tutela dell’ambiente e dell’intero comparto balneare”. E’ quanto dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia