21/10/2016 – Lunedì riprende l’arrivo dei profughi dal Libano grazie ai corridoi umanitari promossi da Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e Tavola Valdese. Con un regolare volo di linea – e non sui barconi, a rischio della loro vita – giungerà da Beirut a Fiumicino un primo gruppo di una settantina di profughi siriani, a cui ne seguirà un’altra sessantina il giorno dopo: in tutto 130 persone, che si aggiungeranno a chi è già arrivato in Italia dal febbraio scorso ed è in fase di integrazione.
Si raggiungerà quindi, in totale, la cifra di 400 persone arrivate con i corridoi umanitari, progetto innovativo di sinergia tra istituzioni e società civile che rappresenta un forte segnale di speranza per l’Europa. Si tratta infatti non più di un esperimento, ma di una realtà concreta che consente a persone in fuga dalla guerra e in “condizioni di vulnerabilità” (vittime di persecuzioni, famiglie con bambini, donne sole, anziani, malati, persone con disabilità) di arrivare, in tutta sicurezza e legalmente, nel nostro continente senza rischiare la propria vita nel Mediterraneo. Alcuni rifugiati, giunti per primi nel febbraio scorso, saranno presenti a Fiumicino per accogliere i nuovi arrivati. Il progetto – reso possibile per la prima volta in Italia grazie ad un accordo tra governo (ministeri degli Esteri e dell’Interno), Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche (FCEI) e Tavola Valdese – prevede l’arrivo di un migliaio di persone entro il 2017. Si tratta di un modello replicabile di accoglienza e integrazione, tanto che ormai si sta studiano la sua realizzazione anche in altri Paesi europei. Saranno presenti Paolo Gentiloni, ministro degli Affari Esteri, Filippo Bubbico, viceministro all’Interno, Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, pastore Luca Maria Negro, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, Susanna Pietra, direttore dell’Ufficio Otto per mille della Chiesa valdese